Johannes Beutel, 38 anni, imprenditore, padre. Uccide la moglie con 43 coltellate
Merano (Trento), 24 Settembre 2018
Titoli & Articoli
Beutel, la confessione: “L’ho uccisa per gelosia” (la Voce di Bolzano – 25 settembre 2018)
E’ la gelosia il movente che ha portato Johannes Beutel ad uccidere la moglie Alexandra Riffeser ieri mattina nella loro abitazione meranese. Durante l’interrogatorio reso nelle ultime ore agli inquirenti Beutel avrebbe ammesso le proprie responsabilità, confessando di avere ucciso la compagna. All’origine della discussione una crisi profonda della relazione tra i due coniugi sfociata nell’aggressione mortale alla donna.
Lei si occupava di artigianato orafo mentre lui lavorava per una ditta di spedizioni in Austria. Vivevano con due bambine piccole in quel paradiso che oggi si è trasformato in un inferno. Quel pezzo di terra tranquilla, immerso nei vigneti tra Merano e Lagundo, in cui si collocava l’agriturismo di famiglia. Pochi istanti per un colpo di testa forse dettato dalla paura o da una sorta di egoistica ansia di possesso che troppo spesso muove la mano dei femminicidi. Addolorati e increduli, i vicini di casa della coppia hanno poca voglia di parlare. Difficile in questi casi esternare la propria costernazione per una tragedia consumata a pochi metri dalla propria abitazione.
La triste statistica sui casi di femminicidio in Alto Adige era stata confermata solo pochi giorni fa dall’Istituto provinciale di statistica Astat che nel contesto dell’indagine sui presidi socio-assistenziali, ha dedicato un approfondimento specifico all’attività delle strutture che assistono le donne in situazione di violenza, ovvero i centri d’ascolto antiviolenza e le case delle donne. Il quadro che ne è uscito è molto simile a quello dell’anno scorso…
UXORICIDIO DI MERANO. IL MARITO E’ CONSAPEVOLE DI AVER UCCISO ALEXANDRA RIFFESER E NON SI DA’ PACE, IL SUO LEGALE TEME PER LA SUA INCOLUMITA’ (Radio NBC – 26 settembre 2018)
E’ lucido e consapevole di aver ucciso la madre delle sue figlie Johannes Beutel, il giovane austriaco in carcere per l’omicidio della moglie meranese Alexandra Riffeser da cui era in corso la pratica di separazione. L’uomo ha assassinato la coniuge con 12 coltellate. Ha poi confessato l’omicidio agli agenti di polizia chiamati sul posto dai parenti della vittima. L’omicida è ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Il suo avvocato difensore, Markus Vorhauser, ha rivelato che l’uxoricida non si da pace per quanto accaduto e teme che possa compiere un gesto estremo. Beutel avrebbe agito accecato dalla gelosia in quanto la moglie gli aveva annunciato di voler chiudere il rapporto per iniziare un’altra vita. (mda)
La madre di Alexandra:”Johannes era cambiato dopo la malattia della figlia” (La Voce di Bolzano – 26 settembre 2018)
“Beutel era cambiato dopo la malattia di una delle due bambine”. A riferirlo è la madre della 34enne uccisa a Merano lunedì. Secondo Margit Riffeser, il marito della sua Alexandra non era più lo stesso dopo la leucemia che aveva colpito una delle figlie, anche se il male era stato alla fine superato.
“Alexandra stava cominciando una nuova vita dopo la guarigione della bambina e il marito non l’accettava – ha commentato la madre della donna – e in seguito alla malattia qualcosa nel rapporto di coppia si era incrinato“. Una lotta per la guarigione, cominciata un paio di anni fa, aveva cambiato profondamente la relazione della coppia. Un’esperienza segnante che aveva inferto il colpo finale al matrimonio e che li stava portando verso la separazione.
E ancora “Avevo provato ad avvertirla. Le avevo detto di stare attenta”.
Beutel, austriaco di 38 anni, ha ucciso la moglie Alexandra Riffeser con almeno una dozzina di fendenti sferrati, non è chiaro se per impeto o se in seguito a una discussione – rende noto la Procura – con un coltello a farfalla, un modello estraibile con doppia impugnatura. Ulteriori elementi delle indagini sposterebbero l’ora dell’omicidio dalle 13.30 alle 13, poco prima del rientro da scuola delle figlie della coppia. Era da sola Alexandra. Nessuno che potesse sentire le sue grida di aiuto. All’arrivo della sorella Isabel era riversa a terra, in una pozza di sangue. Poco distante lui, Johannes. L’autopsia sul corpo della vittima, che verrà eseguita su incarico della Procura di Bolzano, è fissata per sabato. Solo allora l’anatomopatologo Dario Raniero riuscirà a quantificare il numero di colpi inferti e a dire quali sono sono stati quelli fatali.
La gelosia il movente, come ha spiegato l’uomo, reo confesso dell’omicidio, al sostituto procuratore di Merano Igor Secco. Beutel affronterà l’interrogatorio di garanzia in carcere, dove è rinchiuso con l’accusa di omicidio volontario aggravato, assistito dall’avvocato meranese Markus Vorhauser.
Uxoricidio Merano, 30 anni per austriaco (Ansa – 14 febbraio 2020)
Un austriaco 39enne, Johannes Beutel, è stato condannato a 30 anni di carcere per aver ucciso nel settembre 2018 con 42 coltellate la moglie Alexandra Riffeser nella loro casa di Quarazze, vicino Merano. Il processo si è svolto a Bolzano con rito abbreviato. I giudici hanno così accolto la richiesta di pena dell’accusa.
LA CASSAZIONE CONFERMA 30 ANNI DI RECLUSIONE PER JOHANNES BEUTEL CHE UCCISE LA MOGLIE A COLTELLATE (radioetv – 28 settembre 2022)
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati della difesa di Johannes Beutel, il 39enne austriaco, che il 24 settembre del 2018 uccise con 43 coltellate sua moglie Alexandra Riffeser nella loro casa di Quarazze, a Merano. La coppia che aveva due figlie si stava per separare.
Beuetel era stato condannato, sia in primo che in secondo grado, alla pena di 30 anni di reclusione, cioè il massimo previsto con il rito abbreviato per il reato di omicidio volontario aggravato. La difesa aveva fatto ricorso in Cassazione contestando l’aggravante della crudeltà e sperando così in una condanna più lieve, ma il ricorso è stato respinto. Ora la sentenza è esecutiva.