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Giuliano Frezzati, 65 anni, pensionato. Strangola la badante e si spara

Copparo (Ferrara), 30 Maggio 2012

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Titoli & Articoli

Omicidio e tentato suicidio a Copparo (Estense – 31 maggio 2012)
Prima strangola la sua compagna, poi tenta invano di togliersi la vita
Omicidio e tentato omicidio in via Fermi a Copparo. Prima avrebbe ucciso la sua compagna, Ludmilla Rugova, 43 anni, di nazionalità ucraina, poi avrebbe tentato invano di togliersi la vita. E’ successo ieri pomeriggio, probabilmente intorno alle 15:30 -16, anche se l’episodio è stato scoperto più tardi, verso le 19. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Copparo e il pm di turno Nicola Proto, seguiti dalla Scientifica e dal nucleo investigativo dell’Arma condotto dal tenente Giuseppe Aloisi.
L’uomo, Giuliano Frezzati, 65 anni, pensionato copparese, residente in via Fermi al civico 1, è ora ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale Sant’Anna di Ferrara.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe strangolato la donna, in Italia da qualche anno (pare lavorasse come badante dello stesso Frezzati), e subito dopo ha impugnato una pistola, l’ha puntata in bocca e ha premuto il grilletto. Solo per miracolo è sopravvissuto. I due sono stati ritrovati sul letto dell’appartamento, uno accanto all’altro, lui con ancora vicino la pistola e con vicino una estesa macchia di sangue sulle lenzuola.
A trovare i due corpi nel letto è stata la figlia di Frezzati, che era andata a trovare il genitore verso le 19. Da quanto si apprende sembra che nessuno dei vicini abbia avvertito il colpo di pistola. L’uomo ha lasciato due biglietti, destinati ai suoi cari. Il motivo del folle gesto sarebbe forse riconducibile a gelosia, ma è proprio questo l’aspetto che stanno cercando di chiarire gli inquirenti, che ieri, nel condominio di via Fermi, hanno sentito diversi vicini di casa del Frezzati, per raccogliere testimonianze e particolari della vita dell’uomo.

 

 

Autopsia per Frezzati (la Nuova Ferrara – 5 giugno 2012)
E’ stata effettuata ieri l’autopsia sul corpo di Giuliano Frezzati, morto poco meno di 24 ore dopo essersi sparato: un gesto per cancellare quando aveva fatto, perdendo il controllo, strangolando la donna che era stata la compagna di un pezzo della sua vita. Il fatto, che ha sconvolto l’intera cittadina di Copparo è avvenuto il 30 maggio scorso. Per Giuliano Frezzati, già nel primo pomeriggio, era iniziato il periodo di osservazione per l’espianto dopo che la commissione del Sant’Anna aveva decretato la morte cerebrale. Nel tardo pomeriggio poi la decisione di staccare la spina e tentare l’espianto per la donazione, da parte dei medici. Dagli accertamenti dei carabinieri di Copparo e Ferrara emergono tutti i retroscena del delitto: il motivo scatenante che ha portato il pensionato ad uccidere la donna con cui aveva avuto una relazione, relazione che Ludmila Rogova, badante ucraina di 43 anni, non voleva più portare avanti. I medici non avevano lasciato aperta nessuna speranza. E sul fascicolo aperto per omicidio, il pm Proto non ha potuto che scrivere «da archiviare per morte del reo».


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