Gianfranco Cerri, 87 anni, ufficiale pilota dell’Aeronautica militare in pensione, padre. Uccide la moglie con un colpo di pistola e si suicida
Ariccia (Roma), 23 Settembre 2020
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Ariccia. Spara alla moglie e poi si suicida (in libera uscita – 23 settembre 2020)
I carabinieri della compagnia di Velletri non hanno dubbi: quello di questa mattina ad Ariccia, nel cuore dei Castelli Romani, è stato un omicidio-suicidio. A dare l’allarme al 112 sono stati i vicini dell’anziana coppia che hanno sentito esplodere dei colpi di pistola nell’abitazione dei due pensionati, in via Marinelli.
In base a quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, Gianfranco Cerri, 87 anni, incensurato, avrebbe impugnato una pistola che deteneva legalmente e avrebbe esploso un colpo contro la moglie, Giovanna Gilberto, 83 anni, gravemente malata, uccidendola mentre era a letto. A quel punto, rivolta l’arma contro di sé, avrebbe nuovamente fatto fuoco, togliendosi la vita. I carabinieri hanno anche trovato nell’appartamento un biglietto in cui l’87enne annunciava il gesto compiuto di lì a poco. A quanto pare non avrebbe più retto la difficile situazione determinata dalla malattia della moglie. Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, stanno ultimando gli accertamenti.
Roma, scrivono il biglietto d’addio poi lui uccide lei e si toglie la vita «Non ce la facciamo più» (Corriere della Sera -24 settembre 2020)
Il messaggio è stato trovato vicino ai corpi di due 80enni nella loro villa ad Ariccia, nei pressi della Capitale. La donna era molto malata da tempo e il marito l’ha sempre assistita. Poi la decisione comune di farla finita
Un ultimo messaggio per descrivere anche dopo la loro scomparsa lo stato d’animo che ormai non li lasciava più in pace. «Non ce la facciamo più a vivere in questo modo», è il senso del biglietto d’addio che marito e moglie, Gianfranco Cerri e Giovanna Gilberto, 87 e 83 anni, hanno scritto insieme, lasciandolo accanto a loro. Poi lui, ex ufficiale pilota dell’Aeronautica militare, ancora molto attivo negli incontri e nelle riunioni delle associazioni di veterani, ha impugnato la sua calibro 9, regolarmente detenuta, e ha sparato un colpo di pistola alla coniuge, costretta a letto da una lunga malattia, uccidendola. Quindi si è sdraiato accanto a lei e si è tolto la vita allo stesso modo.
Erano le 6.30 di ieri mattina quando alcuni vicini di casa hanno udito gli spari provenire dalla villa della coppia, in via Damiano Marinelli, in località Monte Gentile, alla periferia di Ariccia. Ma nessuno ci ha fatto troppo caso. Solo ore più tardi, però, non vedendo uscire l’87enne, come era solito fare, qualcuno si è preoccupato e ha dato l’allarme chiamando il 112. Purtroppo però era ormai troppo tardi per fare qualcosa. Fra i primi ad accorrere in via Marinelli i figli della coppia, che abitano poco lontano e hanno aperto la porta di casa trovando i genitori senza vita.
I carabinieri della compagnia di Velletri hanno effettuato un lungo sopralluogo nella villa, ma fin dall’inizio è apparso chiaro che si è trattato di un omicidio-suicidio. L’ex pilota avrebbe infatti ucciso la moglie dopo averla assistita per anni, accompagnandola ovunque, anche alle visite mediche, e poi si è ucciso. Gli investigatori dell’Arma hanno trovato la pistola accanto al corpo dell’87enne, e sono in attesa dei risultati delle autopsie, anche se la ricostruzione di quanto accaduto appare abbastanza chiaro.
Dagli accertamenti svolti sempre ieri, sentendo parenti e conoscenti della coppia, chi indaga ha appurato anche che marito e moglie non vivevano in una situazione di solitudine e degrado, come è spesso accaduto in vicende analoghe. Anzi, erano accuditi e seguiti dai figli, dagli amici e dal personale medico. Ma con il passare del tempo le difficili condizioni di salute della moglie dell’ex pilota potrebbero aver preso il sopravvento. E così, almeno secondo quanto si evincerebbe dal biglietto d’addio scritto di proprio pugno dall’87 prima di uccidersi, che i carabinieri hanno acquisito agli atti, i due avrebbero deciso di morire insieme. Una drammatica promessa d’amore rispettata fino in fondo. I carabinieri stanno cercando conferme a questa ricostruzione, proprio attraverso le testimonianze di chi fino all’altro ieri era rimasto in contatto con i coniugi, per capire se ci fossero delle avvisaglie, se qualcuno avesse intuito le intenzioni della coppia. (di Rinaldo Frignani)