Franco (Francesco) Fioretti, 66 anni, imprenditore agricolo, padre. Uccide a colpi di fucile la moglie, il figlio e se stesso (Strage di Teano e strage del frutteto))
Taverna Zarone, Teano (Caserta), 21 Giugno 2018
Titoli & Articoli
Padre ammazza figlio e moglie a colpi di fucile Poi si suicida (il Giornale – 22 giugno 2018)
Orrore in un casolare e Capua. Un uomo giovedì sera ha ucciso la moglie e il figlio, con cui da tempo non andava d’accordo, e si è tolto la vita.
A trovare i tre cadaveri, quello di Francesco Fioretti, settantasei anni, di Angela Barotta, sessantatré e di Felice, quarantaquattro anni, titolare di uno studio di commercialista a Santa Maria Capua Vetere e molto conosciuto, è stato un cittadino romeno che per primo ha sentito gli spari e ha dato l’allarme ai carabinieri.
Il duplice omicidio-suicidio è avvenuto all’interno della tenuta agricola di famiglia. Secondo la ricostruzione dei militari, l’anziano avrebbe sparato, con un fucile legalmente detenuto, per primo contro Felice, con cui da un anno aveva screzi per la gestione dell’azienda. Dissapori, che con il tempo erano diventati molto più duri e frequenti, come hanno riferito parenti e amici delle tre vittime. Anche prima degli spari gli operai, che da tempo lavoravano per loro, hanno sentito i due uomini litigare ed urlare. La moglie, invece, sarebbe stata uccisa, secondo gli inquirenti, perché era solita prendere le difese del figlio.
Quando i carabinieri della compagnia di Capua, coordinati dal capitano Francesco Mandia, insieme al pm Francesco Regine, sono giunti sul posto, hanno trovato una scena raccapricciante, con sangue sui muri e a terra i tre corpi senza vita, vicino al fucile. Sull’arma nelle prossime ore saranno compiti gli accertamenti, anche se è indubbio che sia quella usata per compiere la mattanza.
Uccide moglie e figlio, poi si suicida (la Repubblica – 23 giugno 2018)
Una lite scatenata tra padre e figlio. Questa la causa della tragedia che si è consumata nella prima serata di giovedì, nelle campagne di Teano, al confine con Pietramelara, in località Taverna Zarone, nell’azienda agricola della famiglia Fioretti. Intorno alle 19, quando anche gli ultimi operai stavano andando via dopo una giornata di lavoro nel fondo dove da anni si producono ciliegie, pere, mele e pesche, sono rimasti a discutere animatamente il 72enne imprenditore Franco Fioretti, insieme al figlio, Felice, 44enne e alla moglie Angela Barotta di 63 anni.
«Da un po’ tempo c’erano divergenze in famiglia, soprattutto tra padre e figlio sul futuro dell’azienda agricola – afferma il capitano Francesco Mandìa che dirige la compagnia dei carabinieri di Capua – la discussione deve essere degenerata e a quel punto il capo famiglia, ha sparato al figlio e poi alla moglie e, infine, quando si è reso conto di cosa aveva fatto, si è sparato un colpo anche lui, con il fucile da caccia che deteneva regolarmente ».
È stato uno degli operai che prestava lavoro nell’azienda, che si era attardato ad andare via, a rendersi conto di cosa era accaduto, dopo aver udito dei colpi di fucile. Dalla Casilina, dove si accede al fondo, fin dove è ubicato un ricovero per gli attrezzi agricoli dell’azienda, si devono percorrere all’incirca 700 metri. Se solo fosse andato via cinque minuti prima, nessuno avrebbe scoperto i corpi senza vita di padre, madre e figlio. I tre, infatti, che sono morti sul colpo, sono stati trovati da una pattuglia dei carabinieri che è arrivata sul posto pochi minuti dopo la telefonata al 112 del cittadino rumeno.
Riverso a terra in una pozza di sangue c’era il figlio, Felice, colpito tra lo sterno e il collo. Poi la donna, colpita in petto e, infine, l’imprenditore agricolo che ha avuto la freddezza di ricaricare il fucile e di spararsi in volto.
In serata è stato sentito per alcune ore il cittadino rumeno che ha segnalato i colpi di pistola ai carabinieri. Attraverso il suo racconto i militari hanno cercato di raccogliere altri elementi utili alle indagini. Gli inquirenti, in ogni caso, stanno scandagliando la vita privata della famiglia Fioretti.
Sul luogo della tragedia, oltre al capitano dei carabinieri Francesco Mandia, è arrivato il pm Francesco Regine, della Procura di Santa Maria Capua Vetere e anche un fratello di Angela Barotta per il riconoscimento dei cadaveri. Le operazioni per rimuovere i corpi dal fondo agricolo sono durate per fino alle 3 del mattino. Nella piccola frazione di Taverna Zarone, divisa dalla Statale Casilina, sono in tanti a conoscere Franco Fioretti.
«Abitavano a Pietramelara. Franco era originario di Marano di Napoli – racconta una uomo sulla cinquantina, capelli bianchi e carnagione scura, bruciata dal sole dei campi – si era spostato nel teanese una ventina di anni fa con un altro fratello che oggi ha un grosso vivaio non distante dal luogo della tragedia. Insieme avevano comprato diversi appezzamenti di terreno. Non riesco a crederci, è stato sempre una persona tranquilla » . « Ieri era stato qui a prendere il caffè – racconta un anziano seduto davanti a un bar – era una persona a modo. So che col figlio non andava d’accordo, ma le idee diverse non giustificano tutto questo». Oltre al figlio, Felice, che faceva il commercialista con studio a Santa Maria Capua Vetere, Franco Fioretti, aveva un’altra figlia, che vive in Emilia Romagna e che da ieri è tornata nella casa paterna per poter organizzare i funerali dei suoi congiunti.

ANSA/ ANTONIO PISANI
Uccide moglie e figlio e si spara: proclamato il lutto cittadino dopo la tragedia (Caserta News – 27 giugno 2018)
Bandiere a mezz’asta e serrande abbassate per i funerali di Franco e Felice Fioretti ed Angela Barotta
Lutto cittadino a Pietramelara i funerali di Francesco Fioretti, suicidatosi dopo aver ucciso la moglie, Angela Barotta, ed il figlio Felice Fioretti. E’ quanto ha disposto il sindaco Pasquale Di Fruscio per la giornata di domani, 28 giugno, quando è in programma la cerimonia funebre.
Il sindaco, nella propria ordinanza, ha ribadito come la vicenda “dai contorni drammatici” abbia “turbato” l’intera comunità di Pietramelara dove i Fioretti erano molto conosciuti. “L’amministrazione comunale – prosegue il provvedimento sindacale – raccogliendo la spontanea partecipazione ed il sentire convinto delle espressioni dei cittadini intende manifestare in maniera solenne il cordoglio del Comune di Pietramelara per l’improvvisa e drammatica vicenda che ha colpito l’intera cittadinanza”.
Per questo è stato disposto un minuto di silenzio negli uffici comunali alle 12,30 e l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici comunali. Inoltre l’amministrazione ha invitato i titolari delle attività commerciali alla “sospensione delle attivitò durante il corso della cerimonia funebre, dalle 16,30 alle 18,30, tenendo le serrande abbassate e comunque ad evitare comportamenti che possando contrastare con lo spirito di profondo dolore che accompagnerà tale giornata”.