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Francesco Tonda, 69 anni, pensionato, padre. Lega la moglie al letto e la uccide a martellate, poi si suicida

Torino, 21 Ottobre 2016


Titoli & Articoli

Uccide la moglie a martellate e si impicca: dramma in corso Orbassano (La Stampa – 22 ottobre 2016)
L’uomo ha lasciato un bigliettino perché la polizia avvisasse i familiari: aveva contratto debiti con alcune finanziare e non riusciva a restituire i soldi
Lo ha fatto perché pieno di debiti. Circa 30 mila euro, regalati ai figli, senza mai dire a loro la verità. Francesco Tonda, 69 anni, ha ucciso la moglie, Natalina Montanaro di 72, con una mazzetta mentre era stesa sul letto, poi si è impiccato in cantina. Delitto-suicidio in corso Orbassano 376 questa mattina, venerdì 21 ottobre. La scoperta dei corpi poco dopo le 7, quando il figlio, che non riusciva a mettersi in contatto con i genitori, ha dato l’allarme. L’uomo, dopo aver ammazzato la moglie (originaria di Bossolasco, in provincia di Cuneo), ha lasciato un bigliettino, destinato proprio ai soccorritori, nel quale ha annotato le generalità dei familiari da contattare.
L’uomo – ex custode alla piscina monumentale di via Filadelfia – ha legato la moglie al letto prima di infierire su di lei, poi ha cercato di ammazzarsi (non riuscendovi) nella stessa stanza. Non riuscendo, ha scritto il bigliettino ed è sceso in cantina, dove si è ucciso. A dare l’allarme è stato uno ei figli, che nella notte ha ricevuto un sms dal padre. Ha cercato inutilmente di telefonare al padre, e a quel punto si è precipitato in corso Orbassano . Inutilmente, purtroppo: padre e madre erano già morti quando è arrivata l’ambulanza. Nel biglietto ha motivato il dramma con i debiti contratti con alcune finanziarie, all’insaputa della moglie: non riusciva più a restituire quei soldi.

 

La crisi economica provoca una tragedia a Torino: si impicca dopo aver ucciso la moglie (Blasting News – 22 ottobre 2016)
E’ successo nell’area dello stabilimento Fiat di Mirafiori: oppresso dai debiti, un 69enne ha ucciso a martellate la moglie e poi si è impiccato.
Un omicidio – suicidio si è verificato a torino e questa volta è stato provocato dai debiti e dalla crisi economica: un 69enne, Francesco Tonda, ha ucciso la moglie, Natalina Montanaro di 71 anni, a martellate nella loro abitazione nei pressi dello stabilimento Fiat di Mirafiori, nel quartiere popolare di Santa Rita. Poi è sceso in cantina dove si è impiccato. La tragedia è accaduta in un palazzo di Corso Orbassano; secondo alcune fonti, l’uomo prima di uccidersi avrebbe lasciato un biglietto in cui chiedeva perdono ai due figli e spiegava la disastrosa economia familiare, tra debiti e banche, e come la moglie fosse all’oscuro della gravità della situazione. Forse proprio la preoccupazione di doverle rivelare tutto, oltre alla disperazione, sarebbe alla base del folle gesto. I due anziani torinesi vivevano con una sola pensione, che però non poteva certo far fronte agli insostenibili debiti.
Il ritrovamento. A trovare i corpi dei due coniugi è stato il figlio ieri mattina alle sette, allertato da alcuni sms che il padre gli aveva inviato prima di togliersi la vita; entrambi i figli, un maschio e una femmina, da tempo vivevano per conto proprio pur continuando a fare visita spesso agli anziani genitori. L’uomo ha trovato il biglietto lasciato dal padre, che ha permesso di individuare i due cadaveri, quello della moglie in casa, mentre Tonda penzolava da una trave in cantina; immediatamente ha dato l’allarme chiamando il 118 e la polizia, ma purtroppo i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuta morte di Tonda e della moglie.
La polizia era già stata allertata appena il figlio ha ricevuto i messaggi del padre. Nella lettera rinvenuta in casa, oltre alle indicazioni, in un lungo testo l’uomo lamentava i debiti sempre più pesanti e i contratti con banche e finanziarie che non era più in grado di pagare; da tempo era depresso e angosciato e già versava in condizioni economiche precarie assieme alla moglie nonostante conducessero una vita dignitosa. Poi ieri ha preso la decisione di farla finita.


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