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Dino Stornelli, 42 anni, pavimentista, padre. Uccide la moglie a colpi d’ascia e poi si impicca

Celano (l'Aquila), 25 Agosto 2011


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Gelosia letale: uccide la moglie Poi si ammazza con una corda
Nell’aquilano un uomo di 42 anni ammazza la moglie polacca con un’ascia poi si suicida. I due lasciano un figlio ancora minorenne
I litigi erano all’ordine del giorno tra i due, soprattutto perchè lui era ossessionato dalla gelosia. Ma questa volta la rabbia è stata fatale: prima l’uomo ha ucciso la moglie poi si è impiccato. E’ successo nella tarda serata di mercoledì a Celano, comune in provincia dell’Aquila. Dino Stornelli 42 anni ha ucciso, colpendo con un’arma da taglio, probabilmente un’ascia, la moglie polacca, Halina Renata Kaminska, di 41 anni. A dare l’allarme è stato un passante che ha notato la porta dell’abitazione aperta e una donna riversa a terra.
Dopo l’omicidio l’uomo è andato in un casolare vicino e si è  impiccato. L’arma del delitto non è stata ancora trovata. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Avezzano. Prime ricostruzioni – A far scattare la violenza nell’uomo sarebbe stata la gelosia che in passato, in più occasioni, aveva portato a violenti litigi tra i coniugi. Secondo una prima ricostruzione la donna mercoledì sera è rientrata in casa dopo aver assistito, nella piazza centrale del paese, ai festeggiamenti del Santo patrono e una volta varcata la soglia d’ingresso è stata aggredita dal marito che l’ha colpita con un’arma da taglio al collo. La donna è riuscita ad uscire per strada e poi è crollata a terra. L’uomo invece ha preso la vettura e si allontanato a forte velocità. Durante il tragitto che lo ha portato a un casolare in periferia ha ricevuto la telefonata del nipote, figlio del fratello, a cui avrebbe riferito dell’intenzione di portare a termine il gesto estremo. “Vado a impiccarmi”, avrebbe detto al cellulare. Il ragazzo ha quindi avvisato i carabinieri che si sono precipitati sul posto. All’arrivo dei militari anche la seconda parte della tragedia si era però già consumata. E’ stato ritrovato con una corda al collo. La coppia lascia un figlio non ancora maggiorenne.

Oltre 10 coltellate inferte alla moglie prima del suicidio. Movente: forse lei voleva separarsi
Piu’ di dieci coltellate, di cui tre sarebbero state fatali, inferte sul corpo di Halina Renata Kaminska dal marito Dino Stornelli, 42 anni, pavimentista di Celano. La straniera sarebbe morta per i colpi subiti sul lato destro del collo. Il delitto sarebbe stato portato atermine con un coltello. Ciò lo si evince anche dai segni lasciati sul corpo, soprattutto intorno al collo che presenta dei fori. Sara’ l’autopsia, pero’, a dare ulteriori conferme riguardo alle cause del decesso. L’incarico al medico legale sara’ conferito oggi e subito dopo dovrebbe essere eseguito il controllo sul corpo della donna.
Continuano intanto le ricerche del coltello con il quale il marito ha aggredito la vittima. Potrebbe essere stato abbandonato nelle campagne adiacenti al casolare dove l’uxoricida si e’ tolto la vita. Gli inquirenti stanno cercando di approfondire le motivazioni che hanno portato alla tragedia. Sembra che i due coniugi litigassero in continuazione, soprattutto nell’ultimo periodo, per motivi legati all’atteggiamento di possessivita’ dell’uomo, tanto che lei sembra stesse pensando alla separazione. Questo potrebbe essere il movente dell’omicidio suicidio.
Un’altra violenta lite tra l’uxoricida suicida di Celano e la moglie c’era stata pochi giorni prima e l’episodio aveva richiesto l’intervento dei carabinieri. Una pattuglia era arrivata in via Sagittario per calmare gli animi. I vicini hanno raccontato di aver sentito quella sera delle urla e un gran baccano ma poi sembra che nessuno avesse presentato denuncia. Negli ultimi tempi i rapporti tra i due coniugi, che lasciano solo un figlio adolescente, si erano deteriorati a tal punto che le liti erano divenute molto frequenti.
La polacca, che era in Italia da piu’ di dieci anni, collaborava anche in un internet center ed era ben inserita nel tessuto sociale della citta’ marsicana. Aveva svolto una scuola per estetista ottenendo un diploma.  l’omicidio è avvenuto mentre in città erano in corso le manifestazioni per la festa dei santi patroni.
Secondo una prima ricostruzione, appena lei e’ rientrata e ha varcato la porta dell’abitazione di via Sagittario lui l’ha aggredita colpendola piu’ volte con un’arma da taglio al collo. Lei ha barcollato per qualche metro finendo in strada e cadendo a terra. Subito dopo la fuga dell’uomo che ha percorso un tratto di strada a piedi ed e’ stato fermato dall’anziano padre. Si e’ pero’ divincolato ed e’ salito in macchina, partendo a tutta velocita’ e urtando diverse auto. Durante il tragitto che lo ha portato a un casolare in periferia ha ricevuto la telefonata del nipote, figlio del fratello, a cui avrebbe riferito dell’intenzione di portare a termine il gesto estremo. “Vado a impiccarmi”, avrebbe detto al cellulare. Il ragazzo ha quindi avvisato i carabinieri che si sono precipitati sul posto. All’arrivo dei militari anche la seconda parte della tragedia si era pero’ gia’ consumata. Il celanese e’ stato ritrovato con una corda al collo. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Avezzano, Guido Cocco.

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