Daniele Gatto, 29 anni, imbianchino disoccupato, padre separato. Strangola la fidanzata e poi la sfigura con un bastone fino a renderla irriconoscibile. Rinviato a giudizio, viene condannato a 30 anni confermati in Appello
Lamezia Terme (Catanzaro), 30 Ottobre 2011
Titoli & Articoli
Lamezia Terme, uccide fidanzata e si costituisce alla polizia (Approdo News – 31 ottobre 2011)
Daniele Gatto ha colpito ripetutamente alla testa Adelina Bruni con un corpo contundente. La ragazza avrebbe compiuto oggi 27 anni. Secondo gli ultimi aggiornamenti Adelina sarebbe prima stata strangolata
(ANSA) – LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Un disoccupato, Daniele Gatto, di 29 anni, ha ucciso la fidanzata, Adelina Bruni, di 27, colpendola ripetutamente alla testa con un corpo contudente. L’omicidio è accaduto nella tarda serata di ieri a Lamezia Terme. Gatto stamattina si è recato in un primo tempo alla polizia, accompagnato dai genitori, denunciando la scomparsa della fidanzata. Stamattina però è tornato nel Commissariato di Lamezia Terme confessando l’omicidio.
Daniele Gatto è un disoccupato, così come lo era la fidanzata. Gatto, quando si è presentato la seconda volta al commissariato, nel confessare l’omicidio, ha dato indicazioni agli investigatori per fare trovare il corpo della fidanzata, che aveva abbandonato in un terreno in località Montesanto, in una zona isolata. L’omicida si trova adesso nel Commissariato di Lamezia Terme dove viene interrogato dal pm di turno della Procura della Repubblica di Lamezia Terme.
Avrebbe compiuto proprio oggi 27 anni Adelina Bruno la giovane uccisa dal fidanzato, Daniele Gatto, nella tarda serata di ieri a Lamezia Terme. Per assassinare la fidanzata Gatto avrebbe usato, secondo quanto è emerso dai primi accertamenti investigativi, una pietra, con la quale l’ha colpita più volte alla testa. Gatto, nelle sue prime dichiarazioni alla polizia, non ha fornito alcun chiarimento in merito al movente dell’omicidio, parlando genericamente di “dissidi”. L’omicida, che non ha precedenti penali, svolgeva saltuariamente lavori di pittura edile. L’assassino viene ancora interrogato dal magistrato nel commissariato di Lamezia Terme.
L’ha strangolata e poi ha infierito sul cadavere con un bastone o una grossa canna. Così Daniele Gatto ha ucciso nella tarda serata di ieri a Lamezia Terme la fidanzata, Adelina Bruno. L’omicida viene tuttora interrogato dal pm della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, Luigi Maffia. Resta ancora da chiarire il movente dell’omicidio, non specificato da Gatto nel momento in cui si è costituito al dirigente del commissariato di Lamezia Terme, Antonio Borelli.
Ventisettenne trovata morta, il fidanzato: “L’ho picchiata non l’ho uccisa” (Catanzaro Informa – 31 ottobre 2011)
La donna, Adelina Bruno 27 anni, sarebbe stata strangolata STAMANE IL RITROVAMENTO
L’avrebbe strangolata prima di infierire sul volto con delle canne. Daniele Gatto, giovane disoccupato di 28 anni, ha ucciso cosi’ la fidanzata Adelina Bruno, 27, anche lei disoccupata, rinvenuta cadavere oggi nelle campagne di Lamezia Terme. E’ questa la ricostruzione degli inquirenti in base agli elementi emersi finora nel corso dell’interrogatorio del giovane, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di omicidio. Il giovane non ha ancora ammesso il delitto, ma ha raccontato una versione dei fatti che coincide con la possibile dinamica. Da qui la decisione di sottoporlo a fermo e di proseguire l’interrogatorio che e’ condotto direttamente dal procuratore di Lamezia Terme Salvatore Vitello. Un omicidio maturato nel giorno in cui Adelina Bruno avrebbe compiuto 27 anni. Un litigio finito in tragedia, che ha chiuso nel peggiore dei modi la relazione sentimentale tra i due.
“L’ho picchiata, ma non l’ho uccisa”, ha detto ripetutamente agli investigatori della polizia che lo hanno interrogato per ore nel Commissariato di Lamezia Terme. I due erano usciti insieme ieri sera, come facevano spesso. Quando, pero’, i genitori della ragazza non l’hanno vista tornare, hanno subito avvertito la polizia. Ma e’ stato Gatto a recarsi in Commissariato, poco prima delle otto, con il suo avvocato, indicando il posto dove era Adelina.
Omicidio Adele Bruno il fidanzato Daniele davanti al giudice (Gazzetta del Sud – 5 ottobre 2012)
Lunedì 15 l’udienza sul rinvio a giudizio, poi se sarà mandato a processo dovrà decidere se col rito abbreviato al Tribunale lametino o in Corte d’assise a Catanzaro.
Per Daniele Gatto il percorso giudiziario sta andando avanti. La sera del 30 ottobre di un anno fa uccise barbaramente la fidanzata Adele Bruno accanendosi sul cadavere. L’assassino ha confessato e adesso è accusato di omicidio volontario con diverse aggravanti. Ancora non si conosce la linea difensiva dei suoi avvocati Francesco Gambardella e Giulia Benincasa del foro lametino, ma trattandosi di un reo confesso probabilmente si sceglierà il rito abbreviato che permette lo sconto di un terzo della pena prevista. L’accusa rappresentata da Luigi Maffia, sostituto procuratore che da quella tragica notte si occupò del caso, si batterà per fare ottenere il massimo della pena al brutale assassino.