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Daniel Belling, 45 anni, informatico, padre. Già denunciato per maltrattamenti, uccide e fa sparire la moglie durante una crociera. Condannato a 26 anni

Civitavecchia (Roma), 10 Febbraio 2017


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Sparita durante la crociera, il gip: il marito l’ha uccisa dopo cena (Corriere della Sera – 2 marzo 2017)
Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto di Daniel Belling con l’accusa di omicidio volontario della moglie Xiang Lei Li. La donna scomparsa dalle immagini delle telecamere di bordo dopo il pasto del 10 febbraio
La crociera di Xiang Lei Li – la cinese scomparsa il 10 febbraio scorso sulla nave Msc Magnifica dove si era imbarcata insieme al marito e i due figli il giorno prima – è durata il tempo di due cene. Poi al termine della cena, Daniel Belling l’avrebbe uccisa, come sostiene la gip Maria Tamburrelli, che ha convalidato il carcere per il maritocon l’accusa di omicidio volontario. A chiedere la convalida era stata la pm Barbara Zuin.
L’indagato, un tecnico informatico di nazionalità tedesca, era stato posto in stato di fermo il 22 febbraio mentre stava rientrando in Irlanda con i figli, ma senza la moglie. A segnalare la scomparsa della donna era stato il personale di bordo della Msc Magnifica al momento dello sbarco a Civitavecchia: dal controllo del badge, Xiang Lei Li non risultava scesa dalla nave. A quel punto era stato disposto l’arresto del marito, come logica conseguenza di una serie di anomalie avvenute durante il viaggio, che sono state tutte rilette alla luce dell’ipotesi dell’uccisione della cinese.
La prima stranezza dopo la cena del 10 febbraio al ristorante «4 venti» perché il mattino dopo Xiang Lei Li non ha fatto colazione. Da quel momento della donna non c’è più traccia: nemmeno un’immagine nei video di sorveglianza per gli tutti gli altri dieci giorni della crociera (durata fino al 20 febbraio). Dalla sera dell’11 febbraio padre e figli, come racconta il personale di bordo, cenavano da soli. Finché addirittura il 13 febbraio – come racconta l’addetta alle cabine – Belling chiese di non preparare più il divano in cabina perché avrebbero dormito su un letto solo.
Quando scendevano per le escursioni lei non c’era mai. Il gip ritiene che i motivi dell’omicidio siano da rinvenire nel difficile rapporto della coppia, con serie difficoltà economiche nonché da tempo sotto osservazione dei servizi sociali irlandesi. Belling si è difeso fin da subito sostenendo che la moglie si è allontanata durante la crociera. Quando sia avvenuto l’addio, è un mistero. Di lei infatti non c’è traccia che sia mai scesa durante le tappe del viaggio. Inoltre è assai anomalo che una persona in fuga da un matrimonio dimentichi l’essenziale in nave, come il telefonino, vestiti eleganti, valigia, carta di credito e di identità. (di Giulio De Santis)

‘Sparita’ durante la crociera: rimane in carcere il marito di Xiang lei Li, accusato di omicidio (Fan Page – 22 marzo 2017)
Il Tribunale di Roma ha deciso di respingere la richiesta di scarcerazione di Daniel Belling, l’uomo di 45 anni accusato di aver ucciso la moglie Xiang Lei Li durante una crociera nel Mediterraneo.
Rimane in carcere Daniel Belling, il 45enne di nazionalità tedesca, accusato di omicidio al seguito della scomparsa della moglie Xiang Lei Li, 36 anni, ‘scomparsa’ durante una crociera nel Mediterraneo a bordo della nave Msc Magnifica. A deciderlo il Tribunale di Roma che ha respinto la richiesta di scarcerazione dell’avvocato difensore dell’uomo. L’uomo è stato arrestato mentre stava facendo ritorno in Germania, senza denunciare l’assenza della moglie, una cittadina irlandese di origine cinese, la cui anomala mancanza a bordo della nave è stata segnalata dal personale di bordo a seguito dello sbarco al porto di Civitavecchia.
Della donna non ci sono tracce dalla sera dell’11 febbraio, quando la nave ha fatto tappo a Genova. Dopo dieci giorni di crociera, dalla Magnifica è però sceso solo l’uomo i due figli di 6 e 4 anni. L’ipotesi degli inquirenti è che il corpo di Xiang Lei Li sia stato gettato in acqua dentro una valigia proprio dal marito. (di Valerio Renzi)

 

La cinese sparita in crociera, il marito David Belling condannato a 26 anni di carcere per omicidio e occultamento di cadavere (Corriere della Sera – 30 maggio 2024)
Il processo sul presunto femminicidio nel corso di una crociera tra Grecia e Malta nel febbraio 2017. L’accusa aveva chiesto due anni di meno
Daniel Belling è stato condannato a 26 anni di carcere per l’omicidio e l’occultamento di cadavere della moglie Yi Yngley, scomparsa nel corso di una crociera nel Mediterraneo nel febbraio 2017. L’accusa aveva chiesto 24 anni.
Processo indiziario come i più celebri gialli romanzati, il caso di Yinglei (44 anni, mamma di due bambini piccoli), scomparsa nel corso di una crociera tra Grecia e Malta nel febbraio 2017, approda oggi alle sue battute conclusive. L’accusa nei confronti del marito Daniel Belling sospettato dalla Procura di averla uccisa ed essersi liberato del corpo nel corso della navigazione prima dello sbarco a Civitavecchia è rappresentata dal pm Francesco Basentini. Al processo si è costituita parte civile (attraverso l’avvocato Renato Raineri) la mamma di Yi che oggi è tornata a vivere in Cina, Yu Yangxei. Mentre la difesa è rappresentata dall’avvocato Luigi Conti.
L’ipotesi del corpo nel trolley Nel corso della discussione il pm Basentini prende la parola anticipando il deposito di una memoria e riepilogando i fatti: «Belling fu fermato pochi attimi prima di imbarcarsi per l’Irlanda e arrestato. Sappiamo che vi era un ménage particolarmente critico (si è parlato di “litigiosità notevole”) fra i due ed è Belling stesso a spiegare di essere stato oggetto di una denuncia per maltrattamento da parte della moglie. L’uomo non si impegnò a segnalare la scomparsa della donna. Di più: quando sbarcò Belling aveva un trolley in meno, particolare importantissimo. Ed è stato il dirigente della squadra mobile a dire che date le caratteristiche minute di Yi un trolley avrebbe potuto contenere il suo corpo. Sono più che convinto che la signora sparisce dal 10 febbraio perché molti elementi ce lo attestano. Passeggeri che dicono di non averla incontrata dopo. Il badge si riconoscimento a bordo che non lascia tracce. La mamma che dice di non aver avuto più risposta dal 10.
Vi è poi la testimonianza del cameriere al quale Belling intimò di non rifare più la stanza oltre quel giorno. Nessuno entrò più in quella cabina a parte la famiglia Belling».
La mancata denuncia di scomparsa. Messe in fila una serie di circostanze, l’accusa si avvia alla conclusione: «Un giudizio di colpevolezza nei confronti dell’imputato, pur con le mancanze di testimonianze dirette e del corpo, appare fondato. La valutazione logica degli indizi permette di sostenere il giudizio di responsabilità penale di Belling. Perché una madre amorevole come era la vittima non avrebbe portato con sé i figli? Questo è il primo dubbio. Siamo in presenza di una cosa illogica. Ma poi lascia cellularedocumenti di identità, permesso di soggiorno e abiti? Altra illogicità. L’ipotesi del suicidio è altrettanto assurda. Nessuna lettera, messaggio o saluto ai figli? Ma una suicida si porta dietro un trolley? Davvero possiamo pensarlo? Infine: anche se la signora si fosse allontanata volontariamente perché non denunciare la scomparsa? Noi crediamo che Belling abbia ucciso la moglie e occultato il cadavere nel trolley per poi liberarsene. Chiediamo la condanna a 24 anni di reclusione».  (di Ilaria Sacchettoni)

 

 


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