Cristian Catalano, 49 anni, operaio, padre separato. Taglia le vene alla fidanzata e va al bar, poi si suicida
Lonato del Garda (Brescia), 1 Aprile 2024
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Sposato e padre di famiglia, così ha ucciso la sua donna (e poi si è tolto la vita) (Brescia Today – 4 aprile 2024)
“Cristian era una persone gentile”
Era una persona gentile, salutava sempre: mai avremmo pensato potesse capitare una cosa così”. Sono le parole condivise tra i vicini che abitano nella stessa corte dove si è consumata l’immane tragedia di Pasquetta, di fianco al santuario della Madonna della Scoperta di Lonato: è qui che il 49enne Cristian Catalano avrebbe ucciso la fidanzata – una giovane donna di origini cinesi nata nel 1979: i due si frequentavano da pochi mesi – per poi togliersi la vita. I due sono stati entrambi trovati con le vene tagliate, in un bagno di sangue: tutto è successo all’interno dell’appartamento in affitto in cui Catalano si era trasferito da pochi mesi.
“Ci siamo fatti gli auguri di Pasqua” “L’abbiamo visto a Pasqua a mezzogiorno, ci siamo salutati e fatti gli auguri – dicono altri vicini dalla corte – poi l’abbiamo visto tornare anche a Pasquetta”. Catalano e la sua nuova compagna, un’infatuazione piuttosto recente, avrebbero passato il weekend insieme: “Ma non l’abbiamo nemmeno vista arrivare – dice ancora chi abita intorno – né tanto meno abbiamo sentito urla o altro che facesse pensare a un litigio”. In casa i carabinieri di Lonato e Desenzano, e in seguito gli specialisti della Sis (la Sezione investigazioni scientifiche), avrebbero trovato di tutto: coltelli, corde, attrezzi, macchie di sangue ovunque. Chissà cosa è davvero successo in quella casa.
“Cristian era un ragazzo tranquillo – riferiscono dalle case della Madonna della Scoperta –: si era trasferito qui da 4 o 5 mesi, tutte le mattine si svegliava presto per andare al lavoro, nel tempo libero andava in palestra. Non l’abbiamo mai visto con nessuno, non ha mai disturbato, mai un rumore da casa sua”. Almeno fino alla mattanza della notte di Pasquetta.
Chi era Cristian Catalano. A quanto pare originario della provincia di Lecco, incensurato e dunque sconosciuto alle forze dell’ordine, Cristian Catalano era tornato in Italia da circa 1 anno: prima di allora aveva vissuto per almeno un decennio in Brasile. Qui si era sposato e aveva avuto dei figli, che vivono ancora in Sudamerica. Da meno di 6 mesi abitava a Lonato, nell’appartamento in affitto dove avrebbe ucciso la sua compagna e si sarebbe poi tolto la vita. La giovane donna, che forse abitava a Desenzano, era anch’ella arrivata in Italia da circa 1 anno.
“Sono stanco, prendo le ferie”: l’omicidio-suicidio è stato premeditato? (Brescia Today – 4 aprile 2024)
Sotto shock i titolari e i colleghi della ditta, dove Cristian Catalano lavorava da un anno
“Sono stanco, ho bisogno di riposare”: è quanto ha detto Cristian Catalano alla titolare della ditta di Padenghe sul Garda, dove lavorava da un anno, chiedendo e ottenendo 10 giorni di ferie. Il suo mancato rientro, dopo le festività pasquali, non ha quindi allarmato nessuno dei colleghi dell’uomo trovato morto insieme alla sua fidanzata (una donna cinese del 1979), nell’appartamento di Lonato dove abitava in affitto da pochi mesi.
Nessun comportamento sospetto e nulla che facesse presagire l’immane tragedia, fanno sapere dalla ditta. Il dramma si è consumato il giorno di Pasquetta in una corte di Madonna della Scoperta: stando alle prime ipotesi investigative, il 49enne – sposato e padre di una figlia – avrebbe ucciso la donna che frequentava da poco tempo per poi togliersi la vita. Entrambi sono stati trovati con le vene dei polsi tagliate, in un bagno di sangue. Nell’abitazione, i carabinieri di Lonato e Desenzano, e in seguito gli specialisti della Sis (la Sezione investigazioni scientifiche), avrebbero trovato di tutto: coltelli, corde, attrezzi.
“Aveva bisogno di riposare” “Siamo scioccati: abbiamo appreso della vicenda dai giornali – spiega la titolare dell’azienda –. Cristian era una brava persona, un gran lavoratore: affidabile, puntuale, sempre disponibile, tanto che lo abbiamo assunto a tempo indeterminato. Prima di Pasqua mi aveva chiesto una decina di giorni di ferie, perché non si sentiva in forma e aveva bisogno di riposare: avrebbe dovuto rientrare la settimana prossima. Credo fosse la prima volta che si prendeva una pausa, durante l’estate aveva lavorato senza sosta. Ma non ha mai manifestato malesseri e non è mai apparso turbato: era tranquillo e pacato e non ha mai creato problemi”. Un particolare non di poco conto, la richiesta di ferie fatta proprio pochi giorni prima della tragedia, che potrebbe aggiungere un tassello alle indagini e lasciar presuppone che Catalano – rientrato nel Bresciano dopo un decennio in Brasile, dove risiedono moglie e figlia – potesse aver premeditato l’omicidio-suicidio.
La nuova storia d’amore. Anche ai colleghi avrebbe raccontato dell’infatuazione, piuttosto recente, per la giovane donna di origini cinesi, anch’ella arrivata in Italia da circa un anno e di casa a Rivoltella. Una relazione terminata nel più drammatico e brutale dei modi, con la mattanza della notte di Pasquetta. Cosa sia successo nell’appartamento a fianco del santuario della Madonna della Scoperta, e perché Catalano abbia deciso di ammazzare la fidanzata e poi uccidersi, resta un mistero sul quale solo le indagini potranno forse far luce.
Omicidio-suicidio di Lonato: i funerali di Cristian Catalano li pagherà il suo datore di lavoro (Brescia Oggi – 6 aprile 2024)
Per le esequie si è offerta la Andreis Segnaletica di Padenghe. Shau Li sarà cremata e le ceneri torneranno in Cina
Sono i primi titoli di coda sulla tragedia di Pasquetta, l’omicidio-suicidio in cui hanno perso la vita Cristian Catalano, 49 anni, e la compagna Shau Li, 44, morti dissanguati nell’appartamento dell’uomo originario di Lecco che da pochi mesi si era trasferito (in affitto) a Lonato. Mentre le indagini proseguono, e dopo le autopsie si attendono gli esiti degli esami tossicologici, domani (8 aprile) parenti e amici di Catalano sono attesi a Brescia per il ritiro della salma, che riposa al Civile: verrà affidata a onoranze funebri locali per organizzare il funerale. Nel dramma, una luce di umanità: i titolari dell’azienda per cui Catalano lavorava da un anno e mezzo, la Andreis Segnaletica di Padenghe, si faranno carico delle spese per l’ultimo saluto e la tumulazione.
Un segno di vicinanza- Al di là dei drammatici fatti di cronaca, un segno di vicinanza e rispetto: Catalano era solo, tornato in Italia da meno di 2 anni dopo aver vissuto a lungo in Brasile, dove lascia una moglie e una figlia di 11 anni. A Padenghe era considerato un gran lavoratore, tanto da essere stato assunto quasi subito a tempo indeterminato. Su di lui resterà però il peso di un gesto crudele: stando a quanto ricostruito finora, sarebbe infatti lui il responsabile della morte della povera Shau Li. I parenti della vittima, nel frattempo, hanno chiesto e ottenuto l’autorizzazione alla cremazione, arrivata ieri. La giovane donna, di casa a Rivoltella e da poco più di un anno in Italia, sarà cremata e poi trasportata in Cina, il suo Paese natale.
Il terzo omicidio-suicidio di Lonato. L’omicidio-suicidio, il terzo a Lonato in meno di tre lustri, è la pista più concreta su cui stanno indagando la Procura di Brescia – il pm Alessio Bernardi è il titolare dell’inchiesta – e i carabinieri di Desenzano e Lonato. Catalano e Shau Li sarebbero morti entrambi la notte di Pasquetta, dopo aver passato il weekend insieme. Nel piccolo appartamento, su due piani, sono state trovate tracce di sangue un po’ ovunque: il 49enne avrebbe ammazzato la donna tagliandole le vene, per poi tentare di farla finita tagliandosele a sua volta, infliggendosi infine i colpi fatali alla gola, con la stessa lama.
La donna, forse, era sedata. Nessuno tra i vicini ha sentito nulla, nemmeno un grido: forse Shau Li era stata sedata. Gli esami tossicologici (ma ci vorrà ancora qualche giorno) serviranno a far luce anche su questo aspetto. S’indaga sul movente: nella borsetta di Shau Li è stata trovata della documentazione che rimanderebbe a un’ecografia fetale, non è chiaro se solo prenotata o già effettuata. Dall’autopsia nessun elemento su una presunta gravidanza, ma si continua a cercare. La coppia si frequentava da qualche mese: si sarebbero conosciuti nel centro massaggi dove pare lavorasse la donna, circostanza smentita dalla famiglia.
Omicidio di Lonato: Catalano al bar dopo aver ucciso Shau Li? (Lecco Today – 11 aprile 2024)
L’autopsia ha rilevato che la donna non era incinta
Proseguono le indagini sull’omicidio avvenuto nel Bresciano. Non era in stato di gravidanza Shau Li, la 45enne cinese trovata morta insieme al lecchese Cristian Catalano nell’appartamento a Madonna della Scoperta (frazione di Lonato), dove l’operaio 49enne viveva da pochi mesi. A smentire l’ipotesi circolata nelle ore successive al doppio dramma – sulla scena del crimine erano state trovate alcune ecografie addominali prive di referto medico – è stata l’autopsia eseguita sul corpo della giovane donna. L’esame effettuato dal dottor Andrea Verzeletti (direttore dell’unità operativa di Medicina legale) e dalla dottoressa Sofia Bodini avrebbe però confermato che i profondi tagli ai polsi della 45enne non sarebbero stati autoinferti, avvalorando la pista dell’omicidio-suicidio ed escludendo definitivamente il coinvolgimento di altre persone. Lo riferiscono i colleghi di BresciaToday.it.
Catalano al bar dopo l’omicidio? Catalano avrebbe prima ucciso la compagna, tagliandole le vene per simularne il suicidio e poi si sarebbe auto-inferto ferite al collo e alle sue stesse vene, morendo dissanguato a diverse ore di distanza dal decesso di Shau Li. La tragedia si è consumata nella notte di Pasquetta ed è stata scoperta il giorno seguente, martedì due aprile. Nelle scorse ore, sarebbe emersa anche una testimonianza – al vaglio della procura – che darebbe ancora più forza all’ipotesi dell’omicidio- suicidio: Catalano sarebbe stato visto nei pressi di un bar di Desenzano nella giornata di martedì 2 aprile, quando Shau Li era già morta da tempo.
Un movente ancora da chiarire. Resta ancora da chiarire il movente: perché il 49enne ha ucciso la donna che conosceva e frequentava da pochi mesi. Per questa ragione gli inquirenti scavano nel passato e analizzano gli smartphone di entrambi. Catalano, dopo un decennio passato in Brasile dove aveva una ditta e vivono ancora la ex moglie la figlia di 11 anni, era tornato in Italia un’anno e mezzo fa, stabilendosi a Lonato del Garda. Era un dipendente dell’azienda Andreis Segnaletica di Padenghe, che si è fatta carico delle spese per il trasporto e la tumulazione della salma. Appassionato di body building, dopo il lavoro andava in palestra e frequentava anche un centro massaggi di Desenzano: è lì che avrebbe conosciuto Shaui Li. Anche lei era da poco arrivata in Italia e lavorava come massaggiatrice nel centro, gestito da cinesi, dietro al quale gli inquirenti ora sospettano si celi anche un giro di prostituzione. Resta da capire come mai sul corpo della donna non siano stati trovati segni di violenza: non si è ribellata mentre Catalano le stava tagliando le vene. L’ipotesi di chi indaga è che sia stata sedata (o drogata) prima dell’omicidio: solo l’esito dell’esame tossicologico riuscirà a far luce su questo punto.