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Claudio Nanni, 55 anni, meccanico, ex marito, padre separato. Già denunciato per maltrattamenti e minacce, paga un sicario per uccidere l’ex moglie. Ergastolo

Faenza (Ravenna) , 6 Febbraio 2021

 


Titoli & Articoli

Femminicidio di Ilenia Fabbri: nella 7^ udienza tre amiche di Ilenia confermano tutte le accuse a carico di Claudio Nanni (Ravenna Notizie – 20 dicembre 2021)
Settima udienza stamane 20 dicembre in Corte d’Assise a Ravenna per il femminicidio di Ilenia Fabbri, barbaramente uccisa il 6 febbraio di quest’anno nella sua casa di Faenza da un killer assoldato dall’ex marito. Questa la tesi della pubblica accusa su cui si basa il processo. Un’udienza durata meno di un’ora e mezza, dedicata all’audizione di tre testimoni di parte civile, tre amiche della vittima, alla quale non era presente uno degli imputati: Pierluigi Barbieri, l’esecutore materiale dell’omicidio, reo confesso.
Rispondendo alle domande dell’avvocato Starni che tutela gli interessi del fidanzato Stefano Tabanelli, del padre e di una zia della vittima, tutti e tre costituitisi parti civili al processo, le amiche di Ilenia si sono soffermate sul legame affettivo profondo di quest’ultima con il nuovo compagno, sulla sua paura nei confronti dell’ex marito Claudio Nanni. Dai racconti di Monica Grossi, Sandra Bandini e Stefania Valgimigli di fatto non è emerso nulla che non si sapesse già. Le loro testimonianze hanno comunque contribuito a rendere ancora più definito il quadro già emerso nelle udienze precedenti e prima ancora, nel corso delle indagini.
Monica Grossi è stata la prima questa mattina a salire sul banco dei testimoni e l’ultima delle tre ad avere un contatto con Ilenia, la sera prima dell’omicidio. “Ci siamo sentite via WhatsApp perché il giorno precedente c’era stata una cena fra amiche e io non avevo potuto partecipare. Ci siamo messaggiate dalle 21,30 alle 23. Mi ha fatto promettere che avremmo organizzato un week end per sole donne”. Sul legame di Ilenia con Stefano Tabanelli ha detto: “Avevano un rapporto molto bello, molto stretto, Ilenia era molto felice con lui. Sono venuti diverse volte a trovarmi a casa mia, qualche volta ci siamo visti al mare: erano molto uniti, Ilenia non si muoveva senza di lui”.
Se il nuovo compagno per Ilenia era la promessa di una vita affettiva serena, al contrario l’ex marito era un pensiero cupo legato ad un presagio di morte che non l’ abbandonava mai. “Mi farà ammazzare, non lo farà neppure con le sue mani, lo farà fare a qualcun altro e lo pagherà pure poco, perché io valgo poco per lui”: si confida Ilenia con l’amica. “Ilenia – dice Monica Grossi – mi raccontò dell’aggressione dell’ex marito, di quando era finita in ospedale. Mi raccontò della gran paura che aveva di lui, che la umiliava in continuazione, che la vessava”. Fino al punto lasciarla senza i soldi per fare la spesa e pagare le bollette, particolare questo confermato da un’altra amica della vittima, Sandra Bandini.
“Ho conosciuto Ilenia una decina di anni fa, al centro Le Maioliche di Faenza. – ha dichiarato – Siamo state un po’ senza vederci e poi ci siamo riviste a fine maggio del 2018. Ilenia mi raccontò che si stava separando, che aveva diversi problemi, che era finita al pronto soccorso dopo essere stata aggredita dall’ex marito e che non lavorava. Aveva problemi economici, per questo la aiutavo a fare la spesa”. L’ultimo contatto con la vittima risale alla fine di gennaio di quest’anno, circa una settimana prima del femminicidio. Ilenia, racconta l’amica, era molto preoccupata per la causa di lavoro nei confronti del marito. L’udienza era stata fissata per il 26 febbraio. “Ilenia aveva timore di non arrivare viva a questa data. Aveva paura di essere ammazzata, non da suo marito, ma da qualcun altro, perché lui non si sarebbe mai sporcato le mani”.
Dopo uno stacco di oltre tre settimane, il processo riprenderà il 13 gennaio 2022, sempre alle 9.30, con l’esame dei due imputati.

Neppure la figlia crede più a Claudio Nanni (il Resto del Carlino – 27 gennaio 2022)
L’avvocato di Arianna: “È molto delusa”. E l’esecutore Barbieri andò in casa di un amico a prendere un caffè un’ora dopo avere ucciso
Il processo per l’omicidio di Ilenia Fabbri, commesso il 6 febbraio 2021 a Faenza nella sua casa di via Corbara, è alle battute finali. Ieri un’udienza lampo, la prima di due dedicata ai testimoni della difesa, ha aggiunto poco a un dibattimento che si avvia verso un finale già scritto per Claudio Nanni, il 55enne ex marito e presunto mandante. Neppure la figlia Arianna gli crede più: la versione resa dal padre la scorsa udienza – cioè di avere dato incarico a un sicario solo per spaventare la ex – “non ha convinto la ragazza che ora è veramente smarrita…

Omicidio Ilenia Fabbri, ergastolo per ex marito e sicario. Alla figlia 2 milioni di risarcimento (Fan Page – 28 febbraio 2022)
Ergastolo per Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri, accusati rispettivamente di essere il mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio a Faenza il 6 febbraio 2021 di Ilenia Fabbri, sgozzata nella sua abitazione.
Due condanne all’ergastolo per gli imputati a processo per l’omicidio di Ilenia Fabbri. È quanto ha deciso oggi la Corte d’Assise di Ravenna per l’omicidio della donna di 46 anni che fu sgozzata il 6 febbraio del 2021 nel suo appartamento di via Corbara a Faenza, nel Ravennate. A processo per omicidio c’erano l’ex marito di Ilenia Fabbri, il meccanico 55enne Claudio Nanni (ritenuto il mandante del delitto), e il 54enne “Lo Zingaro” Pierluigi Barbieri, sicario reo confesso.
L’omicidio di Ilenia Fabbri a Faenza
Ilenia venne uccisa non appena la figlia Arianna, che viveva con lei a settimane alterne dopo la separazione, era uscita di casa con il padre per andare a ritirare un’auto a Osnago (Lecco). Era quello, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, un alibi costruito ad arte da Nanni per consentire a Barbieri di avere campo libero. Quella notte però l’allora fidanzata di Arianna era rimasta nell’abitazione dopo avere festeggiato l’anniversario e lanciò subito l’allarme.
L’esecutore materiale del delitto aveva poi confessato che i tentativi di uccidere la donna erano stati altri due; che lei sarebbe dovuta sparire in una buca scavata vicino casa dall’ex marito, e ritrovata dagli agenti su indicazione del 54enne; e che a lui erano stati promessi 20mila euro più un’auto usata.
Nanni da parte sua ha invece sempre negato l’omicidio ammettendo solo di avere consegnato 2.000 euro a Barbieri, copia delle chiavi della casa e istruzioni su come muoversi, ma solo per spaventare la ex.
Risarcimento alla figlia Arianna
La Corte, presieduta dal giudice Michele Leoni, ha anche disposto l’affissione della sentenza nel Comune faentino e ha condannato gli imputati a risarcire in solido alla figlia Arianna di Nanni e Fabbri – parte civile con l’avvocato Veronica Valeriani – con due milioni di euro di danni. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni. Alla lettura del dispositivo erano presenti entrambi gli imputati: Nanni si è portato le mani alla fronte, impassibile invece Barbieri. L’avvocato di Nanni, Francesco Furnari, ha fatto sapere che farà appello lamentando quelle che a suo dire sono state “lacune investigative”. La sentenza verrà impugnata anche dall’avvocato Marco Gramiacci per conto di Barbieri che, in ragione della collaborazione offerta dal proprio assistito, aveva chiesto un trattamento sanzionatorio migliore rispetto a Nanni.
Per la Procura il movente dell’omicidio di Ilenia Fabbri è stato economico: la vittima, dopo avere ottenuto dal Tribunale l’assegnazione della casa coniugale del valore di 300mila euro, aveva citato l’ex marito in una causa di lavoro da 500mila euro per i salari non ricevuti per la sua attività nell’impresa di famiglia, l’officina di Nanni; e per la gelateria di famiglia venduta a sua insaputa.

Femminicidio di Ilenia Fabbri, la Cassazione conferma ergastoli per ex marito e sicario (Ansa – 12 gennaio 2024)
Respinti i ricorsi di Pierluigi Barbieri, reo confesso, e di Claudio Nanni
La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi delle difese e sono così confermate le due condanne all’ergastolo per l’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne di Faenza, nel Ravennate, sgozzata nel suo appartamento il 6 febbraio 2021. Imputati erano Pierluigi Barbieri, considerato il sicario e reo confesso del delitto e Claudio Nanni, ex marito della vittima.
Fabbri era stata uccisa attorno alle 6 non appena la figlia Arianna, che viveva con lei a settimane alterne dopo la separazione, era uscita di casa con il padre per andare a ritirare un’auto comperata a Osnago (Lecco). Secondo le indagini della polizia – squadra Mobile di Ravenna, Sco di Roma e Commissariato di Faenza – coordinate dai Pm Daniele Barberini e Angela Scorza, si trattava solo di un alibi costruito ad arte da Nanni per consentire a Barbieri, alias ‘Lo Zingaro’ di avere campo libero. Ma in realtà quella notte l’allora fidanzata di Arianna – una coetanea di Imola (Bologna) – era rimasta nell’abitazione, potendo così subito lanciare l’allarme e facendo in parte saltare i piani.
Barbieri, nel corso di due dettagliate confessioni confermate anche in aula durante il processo, dopo l’arresto aveva precisato che i tentativi di uccidere la donna erano stati altri due. Per la Procura di Ravenna il movente è stato economico: la donna, dopo avere ottenuto dal Tribunale l’assegnazione della casa coniugale del valore di 300mila euro, aveva citato l’ex marito in una causa di lavoro da 500mila euro per i salari non ricevuti per la sua attività nell’impresa di famiglia, l’officina di Nanni; e per la gelateria di famiglia venduta a sua insaputa.


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