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Ciro Sorrentino, 38 anni, pregiudicato, padre. Uccide l’ex moglie con un colpo di pistola alla testa e si spara

Milano, 26 Maggio 2017


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Segrate, spara all’ex moglie e tenta il suicidio: sono morti entrambi (Today – 26 maggio 2017)
Omicidio suicidio nell’hinterland milanese. Lui ha sparato alla donna alla testa e poi ha rivolto l’arma contro di sé. Inutili i soccorsi, sono morti entrambi in ospedale
Sono stati dichiarati morti Ciro Sorrentino e Antonietta Di Nunno. L’uomo, un pregiudicato trentottenne, nel pomeriggio di ieri aveva sparato all’ex compagna alla testa e poi aveva tentato il suicidio con la stessa arma. Quando sono arrivati i soccorsi, nel parcheggio di alcune palazzine residenziali di via Cellini a Segreate, nell’hinterland milanese, li hanno trovati in condizioni gravissime. La donna è stata portata subito in ospedale, dove i medici hanno constatato la morte cerebreale, poi la morte. Lui è morto invece questa mattina in ospedale. La coppia aveva quattro figli. Sette anni fa, Sorrentino era stato bloccato con due chili di cocaina ed era stato condannato a sei anni di carcere, che aveva finito di scontare ad ottobre 2016. I due si stava separando e la donna era tornata a vivere dalla madre, a SegrateSorrentino pare avesse richiesto un incontro chiarificatore con la compagna e, dopo una discussione accesa, ha estratto una pistola semiautomatica con matrice abrasa e ha fatto fuoco, prima contro la donna e poi contro se stesso. 

Spara alla ex, poi si uccide: sulla pagina Fb di Antonietta foto contro violenza sulle donne (il Gazzettino – 26 maggio 2017)
Sono morti entrambi questa mattina a distanza di poche ore. Antonietta Di Nunno ha resistito più di Ciro Sorrentino ma le sue condizioni erano troppo gravi per sperare in un finale diverso. Si è trasformato in un omicidio-suicidio quello che avrebbe dovuto essere un incontro chiarificatore tra il pregiudicato di 38 anni e la compagna di 35, madre dei suoi 4 figli. Attorno alle 16 di ieri Sorrentino le ha sparato un colpo di pistola calibro 6×35 alla nuca e subito dopo ha rivolto l’arma alla propria tempia al termine dell’ennesima lite, stavolta in un parcheggio in via Benvenuto Cellini, a Segrate (Milano). I due abitavano in via Mac Mahon, nel capoluogo lombardo, ma mercoledì sera la donna aveva deciso di trasferirsi dalla madre nel vicino comune perché non sopportava più le discussioni con quell’ uomo che ormai voleva lasciare. Sorrentino era stato arrestato per droga in passato, lei gli aveva dato una seconda possibilità ma nel 2010 si era trovata di nuovo da sola a crescere i bambini. Il suo compagno era stato fermato con due chili di cocaina ed era finito dentro per altri sei anni. A ottobre è uscito, le ha detto di essere cambiato, ha promesso che non l’avrebbe più lasciata. Ma era troppo tardi, è stata lei a voler chiudere la relazione.
Forse, questa l’ipotesi dei conoscenti e degli investigatori, le liti non erano solo verbali ma probabilmente Di Nunno non si è mai rivolta alle forze dell’ordine per evitare di complicare il quadro giudiziario del padre dei suoi figli. Lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, la 35enne aveva partecipato a un progetto di ActionAid, l’associazione impegnata a sostegno dei diritti fondamentali dell’uomo. Sulla sua pagina Facebook aveva pubblicato una foto profilo con la cornice segnata dalla frase «No alla violenza sulle donne».


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