Christian Sodano, 27 anni, Maresciallo della Guardia di Finanza. Spara alla madre e alla sorella della ex fidanzata
Cisterna di Latina, 13 Febbraio 2024
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Cristian Sodano, il finanziere all’interrogatorio: «Ho sparato a Renée perché si muoveva e non volevo farla soffrire, non volevo uccidere Desyrée» (il Mattino – 14 febbraio 2024)
Il finanziere 27enne che ha ucciso la madre e la sorella della sua ex fidanzata, ha sostenuto che la sua intenzione era il suicidio. Cristian Sodano: «Sono tornato a uccidere Renée per non farla soffrire». Il finanziere interrogato: «Volevo suicidarmi, sono stato preso dal panico»
Non ha versato neppure una lacrima durante il lungo interrogatorio davanti al pm che indaga sul duplice omicidio di Cisterna di Latina. Un atteggiamento freddo, apparentemente lucido, di chi sembra avere la situazione sotto controllo ma in realtà si trova in un mare di guai. Christian Sodano, il finanziere 27enne che ha ucciso la madre e la sorella della sua ex fidanzata, ha sostenuto che la sua intenzione era il suicidio. Prima di uccidere le due donne voleva spararsi, per questo era uscito dalla villetta per prendere la pistola in auto. Poi però racconta di aver visto le donne avvicinarsi rapidamente verso di lui e di essere stato «preso al panico». Così inizia a sparare. Saranno l’autopsia e la perizia balistica a stabilire con quali modalità.
Il finanziere ha anche dato una spiegazione agghiacciante in merito agli ultimi due colpi esplosi prima di lasciare la villetta. Sodano si era accordo che Renée Amato era ancora viva e per questo è tornato in casa per esplodere il colpo di grazia: «Non volevo vederla soffrire». L’avvocato difensore,Lucio Teson, ha commentato il lungo interrogatorio: «Ha parlato a lungo rispondendo a tutte le domande con assoluta tranquillità, senza atteggiamenti particolari, in maniera direi asettica. Ha spiegato che non voleva uccidere Desirée, infatti pur avendola raggiunta in casa, con la pistola in mano, non le ha sparato. Sostiene di aver preso la pistola per suicidarsi, ma poi l’ha usata contro le vittime».
Sodano, orfano di entrambi i genitori, proviene da una famiglia “in divisa”: il padre era finanziere, la madre poliziotta e lo zio con il quale viveva è stato un carabiniere, oggi in pensione. E’ stato proprio lo zio a ricevere la prima telefonata del nipote dopo i duplice delitto: «Zio, ho fatto un casino». Poco dopo sono arrivati i poliziotti per arrestarlo, lui li attendeva affacciato al balcone di casa. (di Marco Cusumano)
Madre e figlia uccise a Cisterna di Latina, il killer: “Renée era ancora viva, due colpi per finirla” (Fan Page – 14 febbraio 2024)
Christian Sodano è il maresciallo della Guardia di Finanza che ha ucciso Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, madre e sorella della sua ex fidanzata. All’interrogatorio ha ammesso i femminicidi.
“Lei era ormai fuggita, allora sono tornato in casa e ho esploso ancora due colpi a Renèe. Non era ancora morta e non volevo farla soffrire”. Lo ha dichiarato Christian Sodano, il finanziere di 27 anni che ieri ha ucciso a colpi di pistola Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, rispettivamente madre e sorella dell’ex fidanzata, probabilmente il vero obiettivo del femminicida. L’uomo è stato interrogato tutta la notte dopo essere stato fermato dalla polizia a casa dello zio. Ha subito confessato i delitti, dicendo ‘ho litigato e ho sparato’. Agli inquirenti è apparso freddo e privo di emozioni. ‘Ho fatto un casino’, ha detto allo zio quando lo ha chiamato per dire ciò che aveva fatto.
Sodano aveva una relazione con la 22enne sopravvissuta. Stavano insieme da circa sei mesi ma era geloso, possessivo. Motivo per il quale c’erano stati dei problemi, sembra che la fidanzata volesse lasciarlo a causa dei suoi comportamenti oppressivi. C’è stata una litigata, Sodano ha estratto la pistola d’ordinanza. A quel punto la giovane è fuggita chiudendosi in bagno. Subito sono accorse la mamma e la sorella, che hanno cercato di fermarlo per proteggerla: il 27enne ha alzato l’arma e ha sparato, ferendole a morte. Poi ha sfondato la porta del bagno. La ragazza si è salvata uscendo da una finestra e andandosi a nascondere dietro la legnaia del giardino, per poi correre in strada a chiedere aiuto. Sodano è tornato in casa e ha finito la sorella, che era ancora viva.
Dopo aver ucciso le due donne, Christian Sodano ha preso la macchina e si è diretto a casa dello zio, carabiniere in pensione. È stato lui a chiamare le forze dell’ordine raccontando quello che era successo e chiedendo il loro intervento. Quando gli agenti della Squadra Mobile sono arrivati, il 27enne si è consegnato senza opporre resistenza. La pistola è stata trovata sul divano di casa delle vittime, non l’aveva portata con sé.
Cristian Sodano: chi è l’uomo che ha ucciso Renée Amato e Nicoletta Zomparelli a Cisterna di Latina (Today – 14 febbraio 2024)
Il duplice omicidio martedì pomeriggio al culmine di una lite tra il militare della guardia di finanza, 27 anni, di Minturno e in servizio a Ostia, e la sua ex Desyree: la madre e la sorella di lei hanno tentato di fermarlo. E hanno pagato con la vita. I due si erano lasciati da pochi giorni e lui non accettava la fine della relazione. Ha usato la pistola d’ordinanza. I colleghi: “Non parlava mai della sua vita privata”
Il duplice omicidio si è consumato al culmine di una lite tra l’uomo e la sua ex ragazza: la madre e la sorella di quest’ultima hanno tentato di fermarlo e hanno pagato con la vita il loro coraggio. Lui ha infatti tirato fuori la pistola di ordinanza (è un militare della guardia di finanza) e fatto fuoco. Cisterna di Latina, al confine tra le province di Roma e Latina, è sotto shock per quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì 13 febbraio.
Le vittime sono madre e figlia, Nicoletta Zomparelli, agente immobiliare, e Renée Amato, studentessa, rispettivamente di 49 e 19 anni, e hanno perso la vita all’interno della loro casa. Il presunto assassino è un finanziere di 27 anni, Cristian Sodano, di Minturno e in servizio a Ostia, è stato poi fermato a Latina, nel quartiere Q4. Si è costituito dopo aver contattato un parente. Sul luogo dell’omicidio sono intervenute le forze dell’ordine e il 118. Il duplice femminicidio è avvenuto in una villetta nel quartiere popolare di San Valentino. L’uomo avrebbe usato la pistola di ordinanza per uccidere la madre della ex e la sorella della ex. Vani per loro tutti i soccorsi: le due donne sono morte e i loro corpi sono stati vicini. L’allarme è stato lanciato da alcuni residenti che hanno sentito gli spari e hanno allertato le forze dell’ordine.
Alla furia omicida dell’uomo è sfuggita la sua ex ragazza, Desyree Amato, 22 anni, che era presente in casa e si sarebbe salvata rifugiandosi in un bagno. Quando lui ha sfondato la porta a calci, è riuscita a scappare da una finestra e a nascondersi una legnaia in giardino. Lui si è infine allontanato e lei è riuscita a chiedere aiuto in strada. Ora è sotto shock. Pare che lei e Sodano, che stavano insieme da un anno, si fossero lasciati da pochi giorni e lui non accettasse la fine della relazione. Ieri un litigio, l’ennesimo. Poi l’uomo ha tirato fuori la pistola e ha sparato a bruciapelo. Le indagini sono solo all’inizio. Gli agenti della squadra mobile stanno raccogliendo testimonianze di vicini e conoscenti delle vittime.
“Una comunità sconvolta dall’ennesima tragedia che ha visto vittime due donne, una madre e una figlia, per mano di un uomo violento. Tutta la nostra comunità si stringe intorno al dolore lacerante dei familiari”: questo il messaggio di cordoglio del sindaco di Cisterna di Latina, Valentino Mantini. Il padre delle ragazze e marito della 49enne uccisa è un commerciante di ortofrutta. Un dramma di cui sfuggono ancora gli esatti contorni, su cui la Procura di Latina ha subito aperto un’inchiesta: si procede per duplice omicidio.
Ma chi è Cristian Sodano? I colleghi lo descrivono come una persona riservata quando era in servizio, “più spigliato quando era fuori dal servizio, soprattutto con le ragazze”. Fino a ieri era di stanza a Ostia, alla caserma del porto, quella della sezione navale delle Fiamme Gialle. Era comandante di un gommone, ovvero a capo di un’unità che prevede al massimo la presenza di tre persone. Della sua vita privata non parlava mai. Dopo il fermo non avrebbe mostrato particolari emozioni. La sua famiglia a Scauri è conosciuta e stimata: il padre è stato un militare, anch’egli della Guardia di Finanza, e la madre era stata agente della Polfer.
Sui social, a piangere la giovane Renee Amato è la sua migliore amica: “E ho sperato fino all’ultimo che non fossi tu quella ragazza, l’essere umano non conosce limiti. Ti hanno portato via, avevi ancora una vita davanti, dovevamo fare tante cose insieme: eri, sei e sempre sarai la migliore amica un po’ pazza, quella con cui fare cazzate. Quante ne abbiamo fatte insieme. Spero ancora sia solo un brutto sogno, vorrei svegliarmi e averti qui con me”, ha scritto la ragazza. Renée aveva la passione per il ballo e, oltre a studiare, dava una mano nell’agenzia immobiliare della madre.
«Cristian Sodano mi ha dato la pistola e ha detto “sparami”». Così Desyrée è riuscita a salvarsi: lui voleva togliersi la vita (Leggo – 15 febbbraio 2024)
A due giorni dal duplice femminicidio di Nicoletta Zomparelli, 49 anni, e la figlia Renèe Amato, 19, emergono ancora nuovi particolari sulla strage di cui sarebbe responsabile Cristian Sodano, finanziere 26enne. La sua ex fidanzata Desyrée Amato, alle forze dell’ordine che hanno raccolto la sua testimonianza, ha raccontato cosa è successo e come è riuscita a salvarsi fuggendo prima in bagno, poi nella camera della sorella Renée, poi dalla finestra.
«Ha posato la pistola sul letto e ha detto ‘sparami tu’, io sono fuggita», le parole della ragazza che parla alle forze dell’ordine dopo che l’ex fidanzato Cristian era stato bloccato con l’accusa dell’omicidio di madre e sorella della giovane nell’appartamento della famiglia a Cisterna di Latina. Desyrèe voleva lasciarlo e quando gli ha riconsegnato un anello e una maglietta che le aveva regalato è successo l’irreparabile. Lui ha preso la pistola d’ordinanza dalla macchina. A quel punto la ragazza è scappata rinchiudendosi in bagno: quando sua madre e sua sorella, Nicoletta Zomparelli, 49 anni e Renèe Amato, 19 anni, sono accorse sentite le urla, lui ha sparato, uccidendole entrambe. Anzi a Renèe ha riservato il colpo di grazia «perchè era ancora viva e non la volevo far soffrire». Poi il ventiseienne si è diretto verso l’ex e ha provato a sfondare a calci la porta del bagno dove lei si era rifugiata.
La ragazza è riuscita nuovamente a sottrarsi alla furia di Christian nascondendosi in un’altra camera dove però è stata raggiunta dal fidanzato. «Aveva la pistola in mano -ha detto Desyrèe- ma poi l’ha poggiata sul letto e mi ha chiesto di sparargli». Lei però è fuggita dalla finestra, nascondendosi prima dietro una legnaia, e poi approfittando di un buco nella recinzione per scappare nelle campagne e raggiungere il benzinaio da dove ha allarmato i carabinieri.
Sodano, Maresciallo della Guardia di Finanza in servizio al reparto aeronavale di Ostia e originario di Minturno, è accusato ora di duplice omicidio. Domattina comparirà davanti al gip. Difeso dagli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi, il giovane verrà ascoltato nell’udienza di convalida. Nelle prime dichiarazioni agli agenti della squadra Mobile ha ammesso di aver preso la pistola d’ordinanza per uccidersi, ma quando ha visto arrivargli incontro le due donne sarebbe stato preso dal panico e per questo avrebbe sparato contro di loro. Per tale motivo c’è grande attesa per l’esito delle autopsie, cominciate ieri sera e tuttora in corso a Tor Vergata, per comprendere se effettivamente abbia preso la mira o usato l’arma agitando il braccio in modo inconsulto.
Su TikTok si era registrato con il nome di “PsychOo”, un nickname che dopo il duplice femminicidio di Cisterna di Latina mette i brividi. Cristian Sodano, il finanziere 27enne che ha ucciso la madre e la sorella della sua ex fidanzata, era molto attivo sui social network, specialmente su TikTok, il più utilizzato dai più giovani. Scorrendo la sua pagina, però, non ci sono soltanto video e foto goliardiche, ma anche qualcosa di estremamente inquietante alla luce di ciò che è accaduto nella villetta della cittadina pontina.
Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, nel novembre scorso, Sodano aveva ripubblicato un video nel quale si vedono diverse prime pagine di giornali che riportano notizie di cronaca nera relative a donne che uccidono uomini. Nel momento in cui l’Italia intera si stringeva nel dolore e nella rabbia per un omicidio che ha aperto il più importante momento di riflessione sulla gravità e la crescita dei femminicidi, Sodano ostentava sui social una tesi tanto spericolata quanto inappropriata: anche le donne uccidono gli uomini, «non siamo tutti colpevoli». Tre mesi dopo il colpevole però diventerà lui, reo confesso, non di uno ma addirittura di due femminicidi. Forse premeditati, considerando il materiale che è stato trovato nella sua auto: scotch, buste e manette.
Sodano, a novembre, ha condiviso alcuni titoli di giornali: “Uccide il marito con il cianuro”, “Uccide il marito e si ammazza”, “Uccide il marito sotto agli occhi del figlio”, una carrellata di episodi che nulla avevano a che vedere con la morte di Giulia Cecchetin, una sorta di appello contro la “generalizzazione” degli “uomini contro donne”, ovviamente senza alcuna base criminologica. Sembra più che altro un’uscita che ha il sapore di uno sfogo social, parole che potrebbero rappresentare un punto di vista fondamentale alla luce di quanto accaduto martedì a Cisterna di Latina. C’è un altro dato che sarà necessario approfondire per comprendere l’atteggiamento mentale di Sodano nei confronti delle donne. Anche la fidanzata “storica” del finanziere sarebbe stata vittima dell’atteggiamento possessivo di Cristian Sodano. Questo è quanto è stato riferito da Desyrée Amato, la 22enne ex compagna scampata martedì alla furia omicida di Sodano, durante l’interrogatorio davanti alla polizia dopo il duplice delitto.
«So che anche una sua precedente fidanzata aveva avuto problemi con lui – ha detto la ragazza di 22 anni agli investigatori – non si erano lasciati bene. Non conosco il suo nome, ma ho saputo che lui era stato possessivo e gelosissimo anche con lei, così come lo è stato con me». La ragazza che tempo fa ha avuto una relazione abbastanza lunga con Cristian Sodano è di Formia, la stessa città del Sud Pontino di origine del finanziere. La giovane, dopo aver letto sul web la tragica notizia, è sbiancata come in un viaggio indietro nel tempo che le ha fatto ricordare particolari che faticosamente era riuscita a rimuovere.
Nei giorni in cui si era lasciata con Cristian, ormai diversi anni fa, aveva condiviso sul suo profilo social un video con una frase che non lascia spazio a molti dubbi: «Se ti fa male, non ti ama! Sei ancora in tempo…». Un video accompagnato dall’invito a “condividere” per raggiungere il maggior numero possibile di donne».
In quel periodo Sodano aveva avuto un atteggiamento possessivo o addirittura violento anche con lei? In che modo? Domande alle quali gli investigatori tenteranno di dare una risposta, per ricostruire i tratti della personalità di Sodano, un passaggio fondamentale in vista del futuro processo che il finanziere dovrà affrontare. Sui social intanto scorrono le immagini inquietanti di alcuni video che si alternano ad altri filmati leggeri e alle sue foto, “con e senza divisa”, nelle quali spiccano i tanti tatuaggi che coprono il suo corpo.
Strage di Cisterna di Latina, processo immediato per Christian Sodano (Rai News – 12 settembre 2024)
Il finanziere uccise la madre e la sorella della ex fidanzata. Prima udienza il 26 novembre
Duplice omicidio, aggravato dalla premeditazione e dai motivi futili. Ci sarà il processo immediato per il 27enne Christian Sodano, il finanziere che lo scorso 13 febbraio a Cisterna di Lattina uccise a colpi di pistola Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, mamma e sorella della sua ex fidanzata, la 22enne Desirée. La giovane si salvò per miracolo, chiudendosi in bagno e poi fuggendo da una finestra sul lato posteriore della villetta dove la famiglia ospitava Sodano.
Il processo inizierà il 26 novembre davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Latina. Proprio il Comune di Latina in questa sede chiederà di costituirsi parte civile. A febbraio Sodano venne fermato poche ore dopo la strage: era a a casa di uno zio che lo aveva convinto a costituirsi. Il finanziere, secondo la perizia dei medici legali, uccise sul colpo Nicoletta, la madre della fidanzata e poi finì con altri due proiettili la giovane Renée, di appena 19 anni. Una strage compiuta con ferocia: in alcuni messaggi recuperati in un cellulare annunciava di voler “far del male” a Desirée. La ragazza aveva deciso di lasciarlo da tempo, ma quel terribile 13 febbraio aveva accettato di farlo dormire a casa ancora una sera. Sodano però, pistola in mano, aveva minacciato Desirée e quando la mamma e la sorella erano intervenute per difenderla, le aveva uccise senza alcuna pietà. Ora il processo per un doppio femminicidio che ha sconvolto non solo Cisterna di Latina, ma tutto il Paese.
Cisterna / Duplice femminicidio, negato il rito abbreviato all’ex-finanziere Christian Sodano (Temporeale Info – 25 settembre 2024)
La presenza delle aggravanti come la premeditazione e i motivi abietti e futili non ammettono la possibilità di beneficiare dei vantaggi derivanti dalla richiesta di accedere al rito abbreviato. E’ stato davvero severo il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario rigettando l’istanza di essere processato con un rito alternativo a quello ordinario presentato in Tribunale da Christian Sodano, il finanziere 27enne originario di Scauri che lo scorso 13 febbraio ha ucciso a colpi di pistola a Cisterna René Amato e Nicoletta Zomparelli, sorella e madre della sua fidanzata di 49 e 19 anni.