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Carlo Carletti, 66 anni, impiegato dell’aeronautica, cavaliere della Repubblica, padre. Uccide moglie e figlia a bruciapelo con un colpo di fucile alla testa

Orvieto (Terni), 19 Novembre 2019

 


Titoli & Articoli

Strage familiare in Umbria, “Un uomo esemplare”: la follia dietro la normalità di Carlo Carletti (Letto Quotidiano – 15 novembre 2019)
E’ un gesto follle quello compiuto da Carletti firmando l’ennesima strage familiare, uccidendo così moglie e figlia. Ma chi era quest’uomo?
Carlo Carletti uccide moglie e figlia. E’ stato il fratello a lanciare l’allarme verso l’una di notte e si è recato in Questura dai Carabinieri, che distano pochi metri dalla casa dove è accaduto il disastro. Appassionato di caccia, secondo la ricostruzione avrebbe impugnato uno dei suoi fucili e avrebbe ucciso prima la figlia Cinzia che era tranquilla in cucina. La donna di 34 anni lo ha visto entrare di soppiatto e puntarle il fucile addosso, per poi spararle a sangue freddo. Poi si reca in bagno dove si trova la moglie Rosalba Politi di 66 anni che si è voltata ed è stata freddata con un altro colpo di fucile. A quel punto Carletti va nello sgabuzzino, si è appoggiato il fucile al mento e ha terminato così la sua strage personale. Gli inquirenti stanno cercando una possibile spiegazione a questo gesto, chiedendo anche ad amici e parenti cosa potesse essere accaduto all’uomo per arrivare a tanto.
Chi era Carlo Carletti? colleghi di lavoro di Cinzia, descrivono il padre come

“un uomo esemplare che aveva molte premure per la figlia”

Come racconta la Nazione, l’uomo si dedicava alla sua famiglia anche se negli ultimi tempi parlano di un alone di forte stress. La motivazione sembrava essere il trasloco nelle nuova abitazione che potrebbe aver fatto crollare la sua psiche. L’uomo viene ricordato come modello di correttezza e affidabilità, candidato alle elezioni comunali con il Pd e Cavaliere del Lavoro come da onorificenza di dieci anni fa. Un caso che presenta mille dubbi, per qualcuno da un passato insospettabile e una famiglia molto unita.

 

Orvieto, ammazza la moglie e la figlia, era una famiglia per bene (Umbria jounral – 15 novembre 2019)
Tante le manifestazioni di affetto e vicinanza ai parenti, agli amici, a coloro che conoscevano Carlo Carletti, Rosalba Politi e la loro figlia Cinzia. Ieri mattina Orvieto si è svegliata con una bruttissima notizia.
Carlo Carletti ha ucciso a freddo la moglie e la figlia con il suo fucile da caccia e poi si è sparato uccidendosi. La prima in bagno e la seconda in cucina. Un dramma per la città tutta.
A dare l’allarme il fratello di Carlo. Li ha cercati per tutto il pomeriggio di mercoledì, li ha chiamati al cellulare più volte, alla fine, è andato sotto casa del fratello e della cognata e ha suonato il campanello del citofono. Nessuna risposta, dal secondo piano della palazzina di vicolo Sant’Antonio al numero otto, nonostante le luci in casa fossero accese. Ed ecco che scatta l’allarme ai carabinieri, ma solo intorno alle una della notte tra mercoledì e giovedì i militari della compagnia carabinieri di Orvieto, guidati dal capitano Giuseppe Viviano, sono riusciti a entrare nell’appartamento grazie all’intervento dei vigili del fuoco.
In cucina a terra giaceva Cinzia Carletti, 34 anni, nel bagno il corpo della madre, Rosalba Politi, 67 anni, e in una stanzetta adibita a ripostiglio quello di Carlo Carletti, 66 anni, accanto a lui un fucile da caccia di tipo automatico, regolarmente detenuto.
Carletti, cavaliere del lavoro, un passato da militare e un presente come impiegato civile presso la caserma “Nino Bixio” sede del comando interforze Ramdife, prossimo alla pensione, era stato anche candidato nella lista del Partito Democratico alle amministrative di maggio e sindacalista, è descritto come persona sempre cordiale, alla mano, socievole. La moglie in pensione da ottobre e Cinzia, la figlia, laureata in psicologia criminale.
Una famiglia normale, gente per bene e lavoratori. Niente lasciava presagire che una tragedia di simile. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Marco Stramaglia della Procura della Repubblica di Terni, sono condotte dai carabinieri di Orvieto e dal Nucleo Investigativo di Terni. Ci sarebbero pochi dubbi sulla dinamica dei fatti. Il pm ha deciso di non disporre l’esame autoptico.

Orvieto: si indaga sulla strage in famiglia compiuta da un dipendente dell’aeronautica (blasting news – 15 novembre 2019)
Il 67enne Carlo Carletti, prossimo alla pensione, avrebbe usato un fucile da caccia regolarmente detenuto per uccidere moglie e figlia e poi spararsi.
La cittadina di Orvieto è scossa in queste ore da un caso di omicidio-suicidio dai risvolti ancora poco chiari. A dare l’allarme, nella notte tra mercoledì e giovedì, è stato un parente delle vittime che ha avvisato i carabinieri, dopo aver verificato che nessuno dei congiunti gli rispondeva al telefono. Pertanto i militari dell’Arma si sono recati in un’abitazione, situata nel centro storico della località umbra, per cercare di capire cosa fosse successo. Purtroppo, una volta entrati, non hanno potuto far altro che constatare come la tragedia fosse avvenuta da poco: i corpi di Carlo Carletti, di 67 anni, della moglie Rosalba Politi, 66enne, e della figlia Cinzia, nata nel 1984, erano riversi a terra in tre diverse stanze dell’appartamento, ormai privi di vita.
Tutti presentavano ferite da arma da fuoco. Secondo gli inquirenti sarebbe stato lo stesso padrone di casa a sparare contro le due donne, per poi uccidersi.
Una famiglia tranquilla. Carlo Carletti era dipendente presso la Caserma Nino Bixio, sede dell’Aeronautica ad Orvieto. Cavaliere della Repubblica Italiana, con alle spalle una decennale carriera militare prima di diventare impiegato, l’uomo nelle prossime settimane sarebbe dovuto andare in pensione. Invece la moglie Rosalba aveva lasciato il lavoro già da tempo, mentre la figlia 34enne prestava servizio presso una casa di riposo di Orvieto ed era nota nelle cittadina umbra per il suo impegno in diverse associazioni di volontariato. Una famiglia tranquilla, anche se pare che negli ultimi tempi il 67enne avesse iniziato a soffrire di alcuni problemi psichici.

Orvieto – Il triplice omicidio – suicidio ha sconvolto l’intera comunità (Etruria News – 14 novembre 2019)
Cinzia, la figlia dell’autore del folle gesto, era molto conosciuta per la sua attività lavorativa con la cooperativa Carli.
Come prevedibile, la notizia del duplice omicidio e suicidio, ha letteralmente sconvolto la comunità di Orvieto e non solo. Come detto nel precedente articolo, a compiere la carneficina è stato Carlo Carletti, impiegato civile del ministero della Difesa di 66 anni, operativo presso la caserma ‘Nino Bixio’ di Orvieto. Carlo Carletti era cavaliere della Repubblica Italiana, militante attivo del Pd con cui si era candidato in consiglio alle ultime elezioni comunali e con alle spalle una lunga carriera militare fra Lazio ed Umbria. La moglie – Rosalba Politi – anche lei ex dipendente del ministero della Difesa, era in pensione. La figlia – Cinzia Carletti (nella foto presa dal suo profilo facebook) – lavorava invece per la cooperativa Carli che gestisce alcuni edifici e beni culturali di Orvieto fra cui la Torre del Moro e il museo Orvieto Vie in piazza del Popolo.
Con il passare delle ore emergono via via notizie sempre più dettagliate che spiegherebbero il movente di questa ingiustificabile strage messa in atto da Carletti. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe freddato la figlia in cucina, mentre quest’ultima stava guardando la televisione, poi la moglie, al bagno, e quindi si è ucciso nel corridoio dell’abitazione di vicolo Sant’Antonio.
Lunedì scorso, Carlo Carletti, avrebbe accusato un malore mentre si trovava al lavoro ed i colleghi si sarebbero prodigati per accompagnarlo a casa dove era stato visitato dal medico di famiglia. Quest’ultimo – una donna – aveva prescritto non solo un periodo di riposo, ma anche accertamenti di natura psicologica per accertare quali fossero le cause. Una visita specialistica a cui l’uomo avrebbe dovuto sottoporsi proprio in questi giorni ma è arrivata la tragedia a cancellare tutto, lasciando interrogativi sul suo stato di salute che, fino a quel momento, non aveva palesato particolari problematiche.
Il fucile calibro 12 utilizzato per uccidere e uccidersi – l’uomo era cacciatore e l’arma era regolarmente detenuta – è stato trovato accanto al suo cadavere. La moglie e la figlia sono state freddate entrambe con una fucilata al volto a bruciapelo, poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé, sempre alla testa, ed ha fatto fuoco.
Roberta Tardani, sindaco di Orvieto, dopo la terribile vicenda di vicolo Sant’Antonio ha dichiarato: “La città – afferma – è sconvolta da questa drammatica notizia che ha coinvolto persone molto conosciute e stimate e i loro familiari a cui, in queste ore, va il nostro abbraccio silenzioso e fraterno, nel ricordo dei loro cari, la cui memoria resterà comunque indelebile in tutti i concittadini, ex compagni di scuola, colleghi di lavoro e amici”.

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