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Athos Vitali, 69 anni, benzinaio in pensione, giardiniere e padre. Dovevano andare in banca per un debito di 70mila euro, ma fa tardi per giocare a carte con l’amante, allora uccide la moglie a coltellate e tenta di simulare una rapina. Condannato a 20 anni

Budrio (Bologna), 20 Novembre 2017


Titoli & Articoli

Omicidio di Budrio: prima l’assassinio, poi la messinscena: il marito tradito dalle telecamere (Bologna Today – 22 novembre 2017)
Emergono dettagli sulla dinamica dei fatti: Vitali avrebbe girovagato per mezz’ora in auto, per poi inscenare il ritrovamento. Alla base del gesto un alterco dovuto forse a un ritardo per un appuntamento. Emergono dettagli sulle circostanze che hanno portato Athos Vitali a confessare il femminicidio-uxoricidio della moglie Anna Lisa Cacciari, una inaspettata svolta nelle indagini dei Carabinieri sul delitto, fino a questa notte indirizzati prevalentemente verso un episodio di criminalità finito tragicamente.
Vitali, 69enne con la passione per il giardinaggio, ha ammesso di aver colpito la moglie con un coltello da cucina, poi lavato e riposto nel ceppo assieme agli altri strumenti. Il delitto sarebbe stato commesso intorno alle 9:30: Vitali poi sarebbe salito in auto per girovagare nelle campagne attorno alla casa. E proprio i suoi spostamenti in auto avrebbero tradito il reo confesso quando, in sede di interrogatorio ha sostenuto di essersi recato a Granarolo per una commissione, mentre le telecamere di sorveglianza hanno immortalato la sua auto nei dintorni di Minerbio. Vitali, davanti alle evidenze, si è contraddetto, poi è crollato. Alla base del gesto, secondo la versione fornita dallo stesso assassino, ci sarebbe stato un violento alterco, sfociato per futili motivi: la moglie, Anna Lisa Cacciari, 65enne in pensione, lo avrebbe ripreso perché era rincasato troppo tardi, non in tempo per una visita concordata al cimitero. Il racconto è ancora in corso di verifica da parte degli inquirenti, così come le evidenze sull’arma del delitto, per la quale saranno interpellati i militari del Ris.

Omicidio di Budrio, i verbali del marito assassino (il Resto del Carlino – 27 novembre 2017)
La confessione di Athos Vitali davanti al magistrato: “Per la prima volta in 69 anni ho fatto un grosso guaio”
“Per la prima volta in 69 anni mi sono trovato a fare un grosso guaio”. Inizia così la confessione resa la notte del 20 novembre nella caserma dei carabinieri di viale Panzacchi da Athos Vitali.
Il grosso guaio a cui allude il pensionato èl’omicidio della moglieAnna Lisa Cacciari, 65 anni, compiuto il giorno prima nella loro villetta di Armarolo di Budrio. Il verbale è riportato nell’ordinanza con cui il gip Franco Raffa ha convalidato il fermo e, su richiesta dei pm Giuseppe Amato e Stefano Orsi, disposto la custodia in carcere per Vitali, accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo coniugale.
«Intorno alle 9,40 di ieri – continua Vitali nel racconto –, quando sono tornato a casa, ho avuto da dire con mia moglie, lei mi è venuta incontro e io l’ho colpita con qualcosa. Ieri mattina sono uscito di casa intorno alle 7,20, ho caricato i miei attrezzi da giardiniere sulla mia macchina, e mi sono recato al Roveri, dove lavoravo come giardiniere. Intorno alle 8,40 mi sono recato da una mia amica di burraco, con la quale ho una relazione extraconiugale, di cui in famiglia non sapeva nessuno. Abbiamo fatto una partita a carte, dopodiché mi sono recato ad Altedo per vedere una vignache dovevo potare, e poi sono andato a casa».
All’arrivo di Vitali, la moglie lo rimprovera per il ritardo e scoppia una lite furibonda, sfociata nelle coltellate fatali.
Da tempo in casa l’atmosfera era pesante: oltre alla relazione extraconiugale, di cui la coniuge forse aveva qualche sospetto, c’erano anche i problemi economici a pesare sulla coppia. I due, infatti, prima di andare in pensione avevano accumulato circa 70mila euro di debiti nella gestione di due pompe di benzina.
«Arrivato in casa alle 9,40 – prosegue Vitali nella confessione – è iniziata una discussione con mia moglie perché ero in ritardo. Lei era già vestita per uscire, dovevamo recarci insieme in banca perché abbiamo dei debiti. Mi ha aggredito verbalmente. C’è stato da parte mia uno scatto d’ira, perché lei mi è venuta contro, io ho afferrato un coltello che ho trovato lì in cucina e le ho sferrato un colpo».
Athos per il delitto usa un coltello dal manico rosso trovato sul tavolo e colpisce Anna Lisa al torace. Due fendenti al cuore, fatali. Poi lava il coltello ed esce, convinto (a suo dire) che la moglie fosse ancora viva. Forse simula una rapina, perché il portafoglio della donna non si trova più: «Non ho simulato una rapina – assicura Vitali –, ma sono sicuro che lei avesse in mano la sua borsa. In effetti non so dove sia il portafoglio».
Dopo il delitto, il pensionato cerca di cancellare le prove: «Ho messo il coltello sotto l’acqua – conclude nel verbale – e l’ho rimesso insieme agli altri. Me ne sono uscito per sbollire l’ira, ho fatto un giro con la macchina e dopo poco ho chiamato mia moglie per dirle che sarei tornato a casa, ma è partita la segreteria… Arrivato a casa, ho visto mia moglie nella stessa posizione in cui l’avevo lasciata e ho chiamato mio cognato medico».
Vitali è stato incastrato dai tabulati telefonici e dalle telecamere che hanno smentito la sua versione iniziale. I gip l’ha disposto il carcere per il pericolo di fuga, eventualità ritenuta «altamente probabile» in caso di libertà.

Budrio: accoltellò la moglie dopo un litigio, 20 anni di carcere per Athos Vitali (Bologna Today – 30 giugno 2018)
Aveva confessato di averla uccisa dopo un’accesa discussione con un coltello da cucina
20 anni di carcere per Athos Vitali, 70 anni, per aver accoltellato e ucciso la moglie Anna Lisa Cacciari, 69 anni, a novembre scorso.
L’uomo è stato giudicato con il rito abbreviato. Attraverso lo sviluppo di attività tecniche, analisi di tabulati di traffico telefonico e di filmati, erano emersi diversi indizi a suo carico, così era stato fermato e aveva confessato, ammettendo che, dopo un’accesa discussione, la uccise con un coltello da cucina, che era poi stato rinvenuto e sottoposto a sequestro. La 65enne era stata trovata morta intorno alle 10.30 del mattino, all’interno della sua abitazione, una villetta ad Armarolo di Budrio. A fare la tragica scoperta eranostati  i familiari: la donna era riversa nel tinello a piano terra. La vittima presentava due ferite d’arma da taglio dorsali.

Omicidio Cacciari: no della Cassazione, la condanna a 20 annni è definitiva (Bologna Today – 3 febbraio 2020)
A pugnalare la donna con venti coltellate al petto è stato il marito Athos Vitali
La Cassazione ha respinto per manifesta inammissibilità il ricorso contro la condanna a 20 anni per Athos Vitali, 70enne bolognese, pronunciato colpevole per omicidio volontario nei confronti di Anna Lisa Cacciari, 65 anni, nel novembre 2017. La condanna era stata fissata sia in primo che in secondo grado. Il ricorso pendeva sul fatto che l’uomo, dopo aver inizialmente confessato l’omicidio, avesse ristrattato perché soggetto a pressioni.
La Cassazione però ha respinto il ricorso, giudicando l’impianto accusatorio e procedurale “uniforme e privo di lacune” e la mancanza di attenuanti giustificata dalla “freddezza del delitto” e per “la messa in scena successiva”. Sulla scena del delitto infatti furono trovate tracce che avrebbero fatto credere a una rapina in casa finita male, ipotesi però smentita da un incrocio di alcune telecamere di sorveglianza, immagini che hanno messo in dubbio l’alibi fornito da Vitali. L’omicidio sarebbe avvenuto alla fine di un litigio tra Vitali e Cacciari, al culmine del quale l’uomo avrebbe prima colpita al donna con una ventina di coltellate, per poi lavare l’arma del delitto e riporla nel ceppo in cucina.


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