Antonio Pirozzi, 52 anni, ex agente della polizia stradale, imprenditore, padre. Uccide la moglie con un colpo di pistola. Condannato a 11 anni poi raddoppiati in Appello, fugge in Venezuela prima della sentenza della Cassazione. Catturato, viene estradato in Italia. Libero per buona condotta, muore di malattia
Correggio (Reggio Emilia), 7 Maggio 2000
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Uccise moglie nel reggiano, arrestato in Venezuela (Modena2000 – 30 marzo 2006)
E’ stato arrestato in Venezuela, dopo oltre un anno di latitanza, un imprenditore reggiano di 58 anni, Antonio Pirozzi, che aveva fatto perdere le proprie tracce dopo la sentenza definitiva di condanna a 21 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Pierangela Vezzali, 51 anni, avvenuto nel 2000.
La cattura del latitante è stata resa possibile dal coordinamento internazionale delle indagini operato dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Correggio (RE), che ha fornito all’omologo organismo venezuelano tutte le indicazioni utili alla localizzazione e identificazione del ricercato.
L’ uomo è stato localizzato a Puerto La Cruz, dove si era ‘stabilito’ dall’agosto dello scorso anno. Sono già state avviate le procedure di estradizione per l’Italia.
Il progetto di fuga di Antonio Pirozzi divenne realtà il giorno prima della sentenza in Cassazione. Le indagini scattarono il 10 febbraio 2005, quando ai Carabinieri di Correggio arrivò un nuovo ordine di carcerazione nei confronti dell’imprenditore, emesso dalla Procura Generale della Corte d’appello di Bologna in seguito al pronunciamento della Suprema Corte. Una pattuglia si recò in via Adani, davanti alla villa dove avvenne l’omicidio il 7 maggio 2000, ma Pirozzi non c’era, così come non era stato rintracciato due giorni prima, quando era stato cercato proprio in vista della sentenza. In caserma l’uomo si era recato per l’ultima volta domenica 6 febbraio, per quell’obbligo di firma a cui non si era mai sottratto. Era in possesso della carta d’identità ma non del passaporto, che gli era stato ritirato su richiesta del Pm Luca Guerzoni.
La sera del 7 maggio 2000 Pirozzi, ex agente della polizia stradale e poi titolare di una ditta di import-export nel settore abbigliamento, era in casa insieme alla moglie, impiegata in una ditta di abbigliamento, mentre i due figli erano fuori. L’uomo dichiarò che stava pulendo la pistola quando all’improvviso Pierangela Vezzali cade a terra, colpita da un proiettile partito dall’arma. La donna morì il giorno dopo. Pirozzi parlò di un incidente, ma nell’ottobre dello stesso anno una perizia sull’arma smontò questa ipotesi, e il Pm chiese ed ottenne l’arresto dopo una lunga battaglia legale.
Un anno dopo Pirozzi cambiò versione: ”Volevo uccidermi, lei ha sfiorato l’arma, ed è partito un colpo”, ma anche questa versione non trovò conferme, tanto che nel 2002 l’imprenditore venne rinviato a giudizio per omicidio volontario aggravato.
Nel dicembre 2002 la Corte d’Assise condannò Pirozzi a 11 anni di carcere, mentre nel settembre 2004, in appello, la condanna venne quasi raddoppiata: 21 anni. Il 9 febbraio 2005 la Cassazione respinse il ricorso e confermò la condanna a 21 anni di reclusione, ma quando il 10 febbraio i Carabinieri di Correggio andarono nella villa di Pirozzi per dare esecuzione alla sentenza, lui era già scomparso.
Correggio: uccise la moglie con un colpo di pistola, catturato in Venezuela (Reggio 2000 – 24 gennaio 2007)
Antonio Pirozzi, 58 anni, imprenditore di Correggio, condannato a 21 anni di carcere per l’omicidio della moglie, scomparve dopo la sentenza definitiva. Latitante per un anno in Venezuela, venne individuato il 28 marzo dello scorso anno grazie alle indagini dei carabinieri e dell’Interpool. Estradato in Italia è sbarcato in mattinata all’aeroporto di Fiumicino con un volo proveniente da Caracas. La polizia di frontiera gli ha notificato il provvedimento, poi si sono aperte le porte del carcere. Pirozzi, ex agente della polizia stradale e poi titolare di una ditta nel settore dell’abbigliamento, deve scontare la pena per l’omicidio della moglie, Pierangela Vezzali, avvenuto il 7 maggio del 2000.
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In memoria di
Morto Antonio Pirozzi. Finì in carcere per uxoricidio (il Resto del Carlino – 18 marzo 2024)
È deceduto a 76 anni di età, vinto da una lunga malattia, Antonio Pirozzi. Domani alle 10.30 i funerali, partendo dalla camera mortuaria dell’ospedale di Correggio per la basilica di San Quirino, per la funzione religiosa. Al termine il feretro sarà trasferito al centro di cremazione.
Il nome di Pirozzi era legato una vicenda di cronaca nera di cui si era molto parlato quasi un quarto di secolo fa. Era stato accusato e condannato a 21 anni di carcere per l’omicidio della moglie, Pierangela Vezzali, avvenuto il 7 maggio del 2000. Pirozzi e la moglie si trovavano nella stessa stanza. Pirozzi disse che il colpo partì accidentalmente. Ma il sostituto procuratore Luca Guerzoni non credette mai a questa versione. Il perito della Procura disse che il colpo fu esploso a distanza ravvicinata. La tesi di Pirozzi iniziò a traballare. L’omicidio fu confermato in Cassazione. Ma nel frattempo Pirozzi era scappato, rendendosi latitante. Venne individuato in Venezuela, arrestato a Puerto La Cruz grazie al coordinamento internazionale delle indagini operato dal Servizio per la Cooperazione internazionale di polizia della direzione centrale della polizia criminale, in collaborazione con i carabinieri della caserma di Correggio, i quali avevano fornito alle forze dell’ordine venezuelane tutte le indicazioni utili alla sua localizzazione e identificazione. Era stato estradato in Italia nel gennaio 2007, con un volo da Caracas atterrato all’aeroporto di Fiumicino. Poi per lui si erano aperte le porte del carcere per espiare la condanna. Era poi stato scarcerato per ’buona condotta’ qualche anno fa. Pirozzi, ex agente di polizia stradale, era stato pure titolare di una azienda attiva nel settore dell’abbigliamento. Lascia la moglie Valentyna, la nipote Martina e altri parenti. Niente fiori: eventuali offerte per opere di bene.