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Antonio Nunez Martinez, 41 anni, magazziniere. Uccide la fidanzata a coltellate. Condannato a trent’anni

Milano, 10 Giugno 2018


Titoli & Articoli

Milano via Pezzotti, uccide compagna fuori dal pub per gelosia, poi confessa (Corriere della Sera – 10 giugno 2018)
L’uomo, un magazziniere dominicano incensurato di 41 anni, è stato fermato. Inutili i soccorsi per la 49enne ecuadoriana. I due avevano una relazione da pochi mesi. L’ultima lite dopo una nottata in un locale
Il sabato sera al pub, tra alcol e musica a tutto volume. Lei che si diverte «troppo», lui che ha bevuto e diventa geloso. La lite furiosa, poi all’alba la tragedia: appena usciti dal locale lui le affonda un coltello da cucina nel petto. Un altro femminicidio.
È successo domenica mattina, poco prima delle 6, in via Giovanni Pezzotti, zona viale Tibaldi, periferia sud di Milano. I carabinieri sono intervenuti a seguito di segnalazioni fatte da alcuni cittadini al 112 e hanno rintracciato e bloccato sul posto un 41enne dominicano, Antonio Nunez Martinez. La donna, Alexandra Mora Alvarez del Rocio, una 49enne ecuadoriana, soccorsa dai sanitari, è deceduta poco dopo all’ospedale San Paolo. L’uomo ha ammesso le sue responsabilità.
Antonio Nunez Martinez è un magazziniere in una ditta di spedizioni, regolare in Italia e incensurato. Non molto tempo fa aveva conosciuto Alexandra, qualche anno più di lui, che lavorava in una portineria. I due – spiegano i carabinieri – avevano una relazione da qualche mese e avevano trascorso la nottata insieme nel disco-pub B52 in via Giovanni Pezzotti, un locale frequentato in prevalenza da sudamericani. L’arma del delitto, un coltello da cucina, è stata trovata a poca distanza dalla vittima e sequestrata. L’uomo è stato accompagnato dai carabinieri in caserma, dove davanti al pm Gianluca Prisco ha confessato che la lite davanti al pub era legata a questioni di gelosia. È stato dunque disposto dal pm il fermo per omicidio, e il 41enne è stato condotto al carcere di San Vittore.

 

Ha ucciso la fidanzata, va sorvegliato: “È violento e non si è pentito” (il Giorno – 9 aprile 2020)
Milano, il giudice così ha motivato la condanna a trent’anni più tre di misure speciali

Milano, uccise la compagna fuori dalla discoteca con una coltellata: condannato in appello a 30 anni (Fan Page – 29 aprile 2020)
La Corte d’Assise d’Appello ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione per Antonio Nunez Martinez, colpevole dell’omicidio della compagna, Alexandra del Rocio Mora Alvarez, fuori da una discoteca in via Pezzotti a Milano. Il delitto risale al 2018: dopo una violenta lite, Martinez uccise la compagna a coltellate.
Confermati trent’anni di reclusione ad Antonio Nunez Martinez, il 42enne dominicano accusato per l’omicidio della compagna avvenuto a Milano il 10 giugno 2018. L’uomo avrebbe ucciso – fuori da una discoteca – con una coltellata al petto Alexandra del Rocio Mora Alvarez, ecuadoriana di 49 anni. Subito dopo l’atto, è stato fermato dai carabinieri ai quali inizialmente aveva negato di essere responsabile del delitto.
La lite violenta all’esterno della discoteca. I due ragazzi – che stavano insieme da qualche mese – erano andati a ballare al B52 di via Giovanni Pezzotti, nel quartiere Morivione, una nota discoteca frequentata dalla comunità sudamericana. Alle 5.30 del mattino hanno iniziato a litigare violentemente fuori dal locale. Il litigio si è poi trasformato in aggressione: a un certo punto infatti Martinez, impiegato come magazziniere in una ditta di spedizioni, avrebbe estratto un coltello da cucina – trovato poi a poca distanza dalla vittima – con il quale ha colpito la 49enne, custode di condominio, al petto provocandole ferite gravi ad alcuni organi vitali.
L’ho fatto per gelosia: la giustificazione dell’uomo accusato per omicidio
Nonostante i soccorsi siano stati tempestivi, la donna è stata dichiarata morta poco dopo l’arrivo all’ospedale San Paolo. L’uomo è stato fermato dai militari alla periferia sud di Milano. Poco dopo l’arresto, ha confessato l’omicidio al pubblico ministero al quale ha detto: “L’ho fatto per gelosia”. A settembre del 2019 la Corte d’Assise di primo grado aveva condannato Martinez a 30 anni di reclusione con rito abbreviato per omicidio aggravato da futili motivi accogliendo così la richiesta del pubblico ministero Gianluca Prisco. Oggi, la condanna è stata confermata dalla Corte d’Assise d’Appello.

 


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