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Antonio Croveris, 85 anni, padre. Taglia le vene alla moglie e la fa morire dissanguata, poi si suicida con il gas.

San Mauro Torinese (Torino), 24 Febbraio 2013


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Omicidio-suicidio a San Mauro. Marito taglia le vene alla moglie malata (Torino Today – 24 febbraio 2013)
Ha ucciso la moglie malata tagliandole le vene dei polsi e si e suicidato con il gas. E’ avvenuto in una casa a San Mauro Torinese, dove abitavano due ottantenni
Tragedia della disperazione oggi in un appartamento di San Mauro Torinese, nella prima cintura del capoluogo piemontese, in un piccolo appartamento al piano rialzato di una casa in una strada periferica. Antonio Croveris, 85 anni, ha scelto una gelida giornata d’inverno e di neve per mettere fine all’esistenza della moglie Giuseppina Saverino, 81 anni, da tempo affetta da una grave forma di demenza senile, e poi alla propria.
L’uomo ormai non sopportava più la condizione di non autosufficienza della consorteche necessitava di essere seguita tutto il giorno, e aveva paura che, visto l’avanzare dell’età anche per lui, non avrebbe più potuto starle vicino. Così, ha aspettato che la badante, una donna italiana, preparasse loro il pranzo e uscisse di casa, intorno alle 13, con l’impegno di rientrare qualche ora dopo. Poi ha coperto la moglie con una coperta per tenerla al caldo e le ha reciso i polsi con un coltello. Disperato, ha cercato di fare la stessa cosa su se stesso, ma non ci è riuscito. A quel punto, ha staccato un tubo della cucina a gas e se lo è infilato in bocca.
La donna, che non ha avuto neanche la forza di reagireè morta per dissanguamento, lui per le inalazioni velenose. Quando la badante, intorno alle 16,30, è rientrata nell’appartamento, si è trovata davanti uno scenario raccapricciante. Lui era disteso, prono, sul pavimento dell’ingresso dell’appartamento, lei era a letto in un lago di sangue. L’assistente domiciliare, a quel punto, ha chiamato i due figli della coppia e i carabinieri. Sul posto è poi intervenuto il medico legale, che ha confermato la ricostruzione e gli orari dei decessi.
Il pm Vito Destito, a cui è stato affidato il coordinamento delle indagini, ha autorizzato la rimozione dei cadaveri. E’ stato poi il figlio Michele, 45 anni, a raccontare ai militari nella caserma di San Mauro, dove è arrivata anche sua sorella e dove era stata portata la badante in stato di choc, la storia di disperazione del padre, che non ce la faceva più ad andare avanti con la moglie in quelle condizioni e con sempre meno energie per sostenere la situazione. (Ansa)


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