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Antonio Carbonara, 50 anni, padre. Uccide a colpi di fucile la figlia della ex convivente che lo aveva denunciato per violenze. Condannato a 30 anni confermati in Cassazione

Solofra (Avellino), 20 Febbraio 2007


Titoli & Articoli

Ragazza uccisa, arrestato (la Stampa – 20 febbraio 2007)
Antonio Carbonara, 50 anni, è accusato dell’omicidio di Antonella Russo: avrebbe confessato
Antonio Carbonara, 50 anni, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Avellino con l’accusa di aver assassinato con sette colpi di pistola Antonella Russo, 23 anni, figlia della sua ex convivente. In circa 6 ore i carabinieri del Comando provinciale di Avellino hanno fatto quasi completamente chiarezza sull’omicidio di Antonella Russo, la studentessa di 23 anni massacrata con 7 colpi di pistola alla fazione Sant’Agata, periferia di Solofra.
La ragazza che, si sarebbe laureata il mese prossimo in Economia e commercio, stamattina presto intono alle ore 6 aveva accompagnato la madre a lavoro, in una conceria. Presumibilmente quando stava per rimettere la macchina in moto per ritornare a casa è stata avvicinata da Carbonara il quale poco dopo l’ha uccisa a colpi di pistola. L’uomo è poi fuggito facendo perdere in un primo momento le tracce di se. Poche ore più tardi i carabinieri hanno rintracciato Carbonara e lo hanno condotto in caserma dove è stato interrogato alla presenza del pm della Procura avellinese. Fonti investigative riferiscono che Carbonara avrebbe parzialmente ammesso l’omicidio di Antonella Russo. I carabinieri hanno anche recuperato la pistola calibro 7,65 utilizzata per uccidere la studentessa contro la quale l’assassino di è accanito svuotando l’intero caricatore.
L’assurdo omicidio di Antonella Russo sarebbe maturato a seguito della decisione della madre, già provata molti anni fa dalla morte del marito, di lasciare Carbonara. Una decisone alla quale l’uomo avrebbe reagito con violenza tanto da indurre Antonella ad accompagnare la madre a lavoro. Decisone che, stamattina, intorno alle 6 le è stata fatale.

 

Solofra – Omicidio Russo: 30 anni ad Antonio Carbonara (Irpinia News – 15 febbraio 2008)
Trent’anni da scontare in carcere per Antonio Carbonara: questa la sentenza definitiva emessa dal Gip Cassano per l’omicidio di Antonella Russo. Una sentenza non accettata dai familiari (in aula erano presenti la mamma Lucia De Stefano e la sorella Milena) e dalle amiche della giovane ragazza freddata all’alba del 20 febbraio dello scorso anno. Il Pubblico Minitero aveva chiesto per Antonio Carbonara l’ergastolo con isolamento diurno. Per il giudice invece il colpevole paga solo l’efferato delitto in quanto non c’è stata premeditazione o motivi futili. La parte lesa non ha accettato il verdetto per il mancato riconoscimento della premeditazione. Volti scuri, alla lettura della sentenza, per la comprensibile amarezza dei parenti. “E’ tutto così strano – ha dichiarato Milena, sorella della vittima – Carbonara, infatti, è venuto da Nusco armato”. E’ facile prevedere dalla parte lesa la possibilità di un ricorso dopo la consulenza che si terrà con i legali Gennaro Pagliarulo e Gianfranco Iacobelli. Per la cronaca, il giudice Cassano non ha preso in considerazione la perizia psichiatrica, redatta dal noto criminologo Francesco Bruno, depositata dall’avvocato difensore Salvatore Rosania. “Al deposito della motivazione della sentenza – ha spiegato l’avvocato difensore – valuterò come il giudice ha motivato in ordine alla determinazione della pena, che appare eccessiva in considerazione che sono state escluse le aggravanti contestate”. La notizia della sentenza ha fatto subito il giro della città conciaria e molta gente, favorevole all’ergastolo, non ha accettato la sentenza di oggi.

 

Omicidio Russo, confermati 30 anni a Carbonara (Irpinia Oggi – 10 marzo 2010)
E’ stato rigettato il ricorso di Antonio Carbonara, l’uomo che nel febbraio del 2007 uccise Antonella Russo. Dunque la Corte di Cassazione conferma i trenta anni di carcere per il 50enne di Nusco (ex convivente della madre) che uccise a colpi di pistola la 23enne solofrana.
La madre vedova da alcuni anni si era legata sentimentalmente con il Carbonara, ma quest’ultimo era divenuto troppo ossessivo e violento, tanto che la donna stava cercando di liberarsene. Per questo motivo Antonella, quella mattina si era alzata presto per accompagnarla al lavoro. Ma appena lasciata la madre incontrò Carbonara che la freddò a colpi di pistola. Ora il caso è finalmente chiuso e giustizia è stata fatta, anche se ciò non servirà a colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa della giovane Antonella. L’uomo si trova attualmente in una cella del penitenziario di Bellizzi dove dovrà scontare 30 anni di reclusione.


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