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Andrea Pavarini, 32 anni, giardiniere, padre di un bimbo di tre mesi. Già denunciato per molestie, picchia, violenta e strangola una conoscente, poi abbandona il corpo nel parco. Ergastolo

Bedizzole (Brescia), 25 Gennaio 2020

In molti lo evitavano fin dai tempi della scuola

 


Titoli & Articoli

“Un soggetto aggressivo, anche dal punto di vista sessuale”: chi è il killer di Francesca (Brescia Today – 2 febbraio 2020)
Questa la ragione che ha spinto il giudice a convalidare l’arresto di Andrea Pavarini, il 32enne di Bedizzole che ha confessato di aver ucciso Francesca Fantoni.
Mentre Bedizzole si prepara per l’ultimo saluto a Francesca Fantoni – la 38enne violentata e poi uccisa al parco pubblico del paese – sui social spunta la foto di Andrea Pavarini, il 32enne che ha confessato l’omicidio. Non è un’immagine recente, ma  basta per poter associare un volto al nome dell’uomo di cui tanto si è parlato e scritto in questi giorni. Solitario e schivo, in molti lo evitavano, fin dai tempi della scuola. Questo il profilo del 32enne, padre di un bimbo di tre mesi, che era emerso nei giorni scorsi dai racconti di chi aveva avuto a che fare con lui.
Un uomo “ossessionato dalle donne” che “guardava con uno sguardo da maniaco”,  così lo aveva descritto una vicina di casa. “Un soggetto aggressivo, anche dal punto di vista sessuale” ha invece scritto il giudice nell’ordinanza di convalida del fermo del 32enne, che resta in carcere perchè c’è il rischio che possa reiterare il reato. E proprio un’aggressione sessuale sarebbe il movente che ha spinto Pavarini, che sbarcava il lunario con lavoretti saltuari da giardiniere, a uccidere a mani nude Francesca Fantoni. Stando ai primi risultati dell’esame autoptico, l’ avrebbe picchiata e poi strangolata a mani nude, proprio al termine della violenza, per non farla scappare e impedirle di raccontare tutto.
Un inquietante dettaglio che non era del tutto inatteso: gli inquirenti sospettavano fin dall’inizio che l’uomo, diventato papà da pochi mesi, potesse aver abusato della vittima, e ora cercano di fare luce anche su possibili precedenti. Dagli sviluppi investigativi pare infatti che il 32enne avesse già pesantemente importunato altre donne in passato. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti ci sarebbe un episodio in particolare: sembra che l’uomo si fosse calato i pantaloni in pubblico, sotto gli occhi di una donna a cui aveva poi chiesto di consumare un rapporto con lui.

 

Omicidio di Bedizzole: l’assassino era già stato denunciato per molestie (Prima Brescia – 4 febbraio 2020)
Il 31enne non godeva di buona fama in paese, ma nessuno avrebbe potuto pensare a un epilogo simile. Era stato già denunciato per molestie, anche a sfondo sessuale, Andrea Pavarini, l’assassino della 39enne Francesca Fantoni. É questo lo sconcertante dettaglio scoperto negli ultimi giorni dalle Forze dell’ordine. Le stesse che nella conferenza stampa in cui avevano indicato il fermo per omicidio avevano parlato di un uomo già “parzialmente noto alle forze dell’ordine”. Si pensò in quel caso a reati minori, non a episodi simili a quello poi sfociato in tragedia. Il 31enne giardiniere di Bedizzole, con una compagna e una bimba, non godeva di buona fama in paese, ma nessuno avrebbe potuto pensare ad un epilogo simile. In attesa di processo é ora nel carcere di Brescia.

 

Ergastolo per killer di Francesca Fantoni: violentata e uccisa (News Mondo – 18 giugno 2023)
Il terzo grado del processo ad Andrea Pavarini è terminato ed è stata presa la decisione definitiva sulla sua condanna.
La Corte di Cassazione ha chiuso il processo contro Andrea Pavarini. La sentenza espressa in appello è stata confermata: il 33enne dovrà scontare l’ergastolo. L’uomo, nel gennaio di tre anni fa, aveva violentato ed ucciso nel bresciano la 39enne Francesca Fantoni. Pavarini l’aveva presa a calci e pugni e poi aveva nascosto il suo corpo, chiedendo poi aiuto ai suoi legali per presentare due volte ricorso alle sentenze che gli erano state imposte.
La Difesa aveva tentato di dimostrare l’infermità mentale del suo assistito, fatto anche riconosciuto dalla perizia. Pavarini, però, era lucido e cosciente durante l’omicidio, come dimostrato dagli inquirenti. Durante una perquisizione in casa del 33enne, erano stati ritrovati alcuni vestiti ancora sporchi di sangue. L’uomo aveva confessato l’omicidio qualche mese dopo ma poi aveva negato tutto prima della decisione del Tribunale in primo grado.
La vicenda nel dettaglio. I fatti analizzati nel processo sono accaduti il 25 gennaio del 2020. Francesca Fantoni era uscita al luna park di Bedizzole con alcuni amici, una compagnia in cui era presente anche Andrea Pavarini. L’uomo era sposato e, da poco, era anche diventato papà e, nonostante questo, avrebbe rivolto della avances alla 39enne. Francesca, affetta da ritardo cognitivo, aveva rifiutato categoricamente.
Il “no” ricevuto dalla donna ha fatto scattare l’aggressione.
Pavarini le ha strappato i vestiti e l’ha violentata, prendendola anche a calci e pugni. Alla fine del rapporto forzato il 33enne l’ha strangolata e ha nascosto il suo corpo in un cespuglio poco lontano dal luna park. L’uomo si era poi riunito al gruppo di amici, cercando persino di uscire con un’altra donna nella stessa serata dell’omicidio.


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