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Alberto Accastello, 40 anni, operaio, padre. Uccide a colpi di pistola la moglie, i due figli gemelli di 2 anni e il cane (strage di Carignano)

Carignano (Torino), 9 Novembre 2020


Titoli & Articoli

Omicidio Carignano, chi era Alberto Accastello (Corriere della Sera – 9 novembre 2020)
Una vita intera trascorsa nel borgo agricolo di Ceretto, tra famiglia e lavoro. Fino alla strage della notte scorsa, e alla decisione di togliersi la vita
Tutta l’esistenza di Alberto Accastello — l’uomo che, a Carignano, ha ucciso la moglie e uno dei due figli, di due anni, ferendo gravemente l’altra gemellina prima di togliersi la vita — era raccolta in pochi metri. Aveva sempre vissuto nel borgo agricolo di Ceretto, dove abitano ancora il padre e lo zio. Una famiglia molto unita, specialmente dopo la morte della madre: un evento che aveva segnato profondamente Alberto e i suoi fratelli.
Dopo aver aiutato il padre nell’azienda agricola di famiglia, era andato a lavorare nella CerealCeretto la grande azienda di sementi e mangimi dall’altra parte della strada. I titolari, che lo avevano assunto come magazziniere quasi 20 anni fa, lo consideravamo come uno di famiglia. Uomo di poche parole, gran lavoratore, dopo il matrimonio con Barbara aveva sottoscritto un mutuo per costruire una nuova casa proprio accanto a quella del padre. Per 5 anni, però, la coppia ha continuato ad abitare nella villa della famiglia Accastello, accanto al fienile e al magazzino degli attrezzi agricoli. Per mesi Alberto aveva impiegato ogni momento libero per lavorare alla villetta, il suo sogno. La casa era stata appena terminata: sotto il patio, ora, ci sono ancora i giochi di Aurora e Alessandro.
Dopo che la moglie gli aveva comunicato l’intenzione di separarsi — una intenzione che non aveva accettato — le sue preoccupazioni, confidate a un amico, si erano rivolte al mutuo da pagare e agli eventuali alimenti.
Venerdì pomeriggio ha chiesto al suo titolare mezza giornata di permesso «per sbrigare alcune pratiche».All’alba di questa mattina, dopo una notte insonne, Accastello ha tirato fuori dal cassetto la pistola calibro 22, comprata regolarmente molti anni fa, e ha deciso di sterminare la famiglia. Ha sparato alla moglie, mentre dormiva; altri tre colpi li ha riservati ai due figli — gemelli, di appena due anni — e al piccolo chihuahua. L’ultimo, dopo una telefonata al fratello, lo ha tenuto per sé. (di Massimo Massenzio)


Omicidio-suicidio a Carignano, il datore di lavoro: “Era un ragazzo esemplare, come un figlio” (La Stampa – 9 novembre 2020)
L’imprenditore Giancarlo Cerutti, datore di lavoro di Alberto Accastello, racconta il rapporto con l’uomo che lavorava nella sua ditta di essiccazione di cereali e che ha ucciso la moglie Barbara Gargano, 38 anni, cassiera al Carrefour di Moncalieri, con un colpo di pistola e poi ha sparato ai due figli di due anni e al cane, suicidandosi subito dopo con un colpo alla testa.
https://www.lastampa.it/torino/2020/11/09/video/omicidio-suicidio_a_carignano_il_datore_di_lavoro_era_un_ragazzo_esemplare_come_un_figlio_-154526/

 


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