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Rosario Costa, 56 anni, imbianchino. Dopo mesi di stalking, uccide la ex (che lo aveva denunciato per stalking e minacce) a colpi di pistola e si suicida

Piacenza, 5 Marzo 2012

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Titoli & Articoli

Via Calciati: brutale esecuzione, donna freddata con 5 colpi di pistola (il Piacenza – 5 marzo 2012)
Una brutale esecuzione in via Calciati. Una donna, ecuadoriana di 49 anni, è stata freddata con 5 colpi di pistola in strada all’ingresso laterale del supermercato Esselunga. E’ successo verso le 7.30 del 5 marzo. Il giorno dopo la terribile tragedia che ha portato alla morte due persone, Piacenza è sotto choc. In tanti sono andati a vedere dove Esmeralda è stata massacrata con 5 colpi di pistola in via Calciati da un uomo che poi si è ucciso.
L’ESECUZIONE – Che si trattasse di un delitto a sfondo passionale lo si è intuito da subito. Una donna incensurata di 49 anni che viene freddata in mezzo alla strada in pieno giorno con cinque proiettili come se fosse un capo cosca non poteva che far pensare a una volontà omicida e a una furia che solo la gelosia morbosa può provocare in una persona instabile.

«Ti renderò la vita un inferno». Esmeralda aveva denunciato il killer (il Piacenza – 6 marzo 2012)
Il 16 febbraio la 49enne ecuadoriana, brutalmente uccisa il 5 marzo in via Calciati, aveva sporto denuncia per stalking nei confronti del muratore siciliano con il quale aveva intrattenuto una relazione poi terminata
Esmeralda era tormentata da mesi da Rosario Costa, il muratore di 56 anni che sarebbe poi diventato il suo assassino. Il 16 febbraio scorso, meno di un mese fa, lo aveva denunciato per stalking alla caserma dei carabinieri di via Caccialupo. Era esasperata dal comportamento di quello che per un annetto era stato il suo amante, ma che poi aveva dovuto respingere perché la maltrattava. Lui, per tutta risposta, ha iniziato a comportarsi come uno stalker: le tagliava le gomme della biciclettagliela faceva trovare chiusa con dei lucchetti, la minacciava, la insultava. La seguiva e le telefonava ad ogni ora di giorno e di notte. «Ti renderò la vita un inferno» le aveva gridato.
La 49enne, che lavorava come badante presso una famiglia in un’abitazione sul Pubblico Passeggio, aveva raccontato nella sua denuncia di aver addirittura trovato il suo nome scritto su un muro con lo spray e vicino disegnata una croce: un tremendo presagio di quella che dopo poco tempo sarebbe stata la realtà dei fatti. La loro relazione si era interrotta in ottobre, e da allora erano iniziate le persecuzioni quasi quotidiane. Esmeralda aveva quindi deciso di rivolgersi ai carabinieri. Temeva per la propria vita, e con il senno di poi si capisce quanto avesse ragione a farlo. Ieri mattina Rosario Costa era stato convocato in caserma dai militari di via Caccialupo che volevano ascoltarlo in merito alla denuncia sporta dalla 49enne. Probabilmente gli avrebbero intimato di cessare quei comportamenti molesti e di tenersi a debita distanza da lei. Proprio questo potrebbe quindi aver scatenato la scellerata reazione del 56ene, ed essere di conseguenza il vero movente dell’omicidio di via Calciati.

Ieri i funerali di Costa, il killer suicida di Esmeralda (Piacenza24 – 13 marzo 2012)
Ha trovato pace, con l’ultimo addio anche Rosario Costa. Il funerale del killer di Esmeralda, poi suicida, è stato celebrato ieri in Sicilia, a Gibellina – in provincia di Trapani – dove era nato 56 anni fa. La salma era partita ieri mattina dalla camera mortuaria del cimitero di Piacenza. In volo ha raggiunto la Sicilia e nel pomeriggio sempre di ieri, vi sono stati i funerali. Come ormai è noto, Rosario Costa ha assassinato con cinque colpi di pistola Esmeralda Nilsa Romero Encalda, 49 anni, donna delle pulizie di origini ecuadoriane che da molti anni viveva in città. Sentitosi respinto dalla donna, Costa aveva deciso e messo in atto la terribile vendetta. Ma sei ore più tardi, scovato dalla polizia in una cantina di via delle Teresiane, l’uomo si era tolto la vita sparandosi due colpi di pistola.


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