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Daniele Battocchio, 49 anni, commerciante. Strangola la moglie ma non ricorda e tenta più volte il suicidio. Condannato in primo grado a 14 anni, alterna il carcere all’ospedale psichiatrico. Pena ridotta in appello a 11 anni e 4 mesi

Marocco di Mogliano (Treviso), 12 Gennaio 2009


Titoli & Articoli

UCCIDE LA MOGLIE A POCHI METRI DAL FIGLIO CHE DORME (Oggi Treviso – 12 gennaio 2009)
Arrestato Daniele Battocchio, 49enne imprenditore di tessuti di Mogliano
Una scena da brivido: lo hanno trovato in cucina, ancora con il pigiama ed il cappio in mano. Lei era riversa in camera da letto, sempre in pigiama, priva di vita. Ha ucciso la moglie e ha poi tentato di uccidere anche sé stesso. A Mogliano un uomo è stato arrestato questa mattina con l’accusa di uxoricidio.
L’arrestato, Daniele Battocchio, 49 anni, residente al quarto piano in una palazzina di cinque piani nel quartiere Marocco a Mogliano, è stato prelevato dagli uomini della Squadra Mobile di Treviso. Il marito, subito dopo aver strangolato la moglie, avrebbe tentato di impiccarsi. Ha posizionato una barra in ferro in cucina e avrebbe iniziato ad annodare il cappio. Solo l’intervento provvidenziale della Polizia ha salvato la vita all’uomo.
Pur non in pericolo di vita, l’uxoricida attualmente è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale trevigiano di Montebelluna, giunto da Mestre con l’Elisoccorso: è piantonato dalla Polizia Penitenziaria.  L’accusa è quella di omicidio volontario.  La moglie si chiamava Cristina Prior, 45 anni: la salma è all’obitorio, in attesa dell’autopsia. Il fatto è avvenuto poco dopo mezzanotte. Ad accorgersi dell’omicidio sarebbe stata una coppia di vicini, a cui Battocchio, imprenditore all’ingrosso di tessuti, ha raccontato il tremendo segreto. Chiamato dunque immediatamente il 113. In quel momento stava transitando poco distante una pattuglia della Questura di Venezia; allertate e giunte sul posto anche alcune volanti di Treviso. Gli uomini hanno costatato il decesso di Cristina Prior ed hanno arrestato Battocchio.
Particolare drammatico: accanto alla stanza da letto dei coniugi, c’è la cameretta del figlio undicenne, che non si sarebbe accorto di nulla: ora è stato affidato a parenti. La coppia ha anche una figlia, la maggiore: ventenne, non vive con i genitori. Sul delitto sta ora indagando la Questura trevigiana. La donna è morta strangolata per soffocamento. Un uxoricidio che è giunto dopo le numerose liti: all’enesimo battibecco, la situazione sarebbe degenerata. La coppia pare fosse da tempo in crisi.

BATTOCCHIO ERA DEPRESSO A CAUSA DEI DEBITI (Oggi Treviso – 13 gennaio 2009)
Piantonato all’ospedale di Montebelluna, è in gravi condizioni
Avrebbe ucciso perché depresso ed esasperato dai debiti.
Daniele Battocchio, il 49enne che ha strangolato la moglie Cristina Prior, aveva da mesi problemi con la sua attività commerciale. Questa circostanza sarebbe emersa ieri durante gli interrogatori ai parenti più stretti della vittima e dell’assassino. L’uxoricida ora è accusato di omicidio volontario aggravato. Nella notte tra domenica e lunedì ha strangolato la moglie, usando la corda di una tenda. Ha poi lasciato passare diverse ore, accanto al corpo della consorte, mentre il figlio undicenne dormiva nella stanza accanto.
Poi, alle prime luci dell’alba, ha telefonato ai cognati e li ha avvisati del delitto, lasciando anche capire di avere intenzioni suicide. Ha infatti detto al telefono di aver lasciato le chiavi di casa sulla toppa della porta, all’esterno dell’abitazione. Battocchio è ora ricoverato all’ospedale di Montebelluna, piantonato dagli agenti della polizia di Treviso.

 

«BATTOCCHIO È SINCERO E NON RICORDA NULLA» (Oggi Treviso – 17 settembre 2009)
Lo ha stabilito la perizia psichiatrica voluta dal giudice per le indagini preliminari
Soffocò nella notte tra l’11 e il 12 gennaio, nella loro abitazione di Mogliano, quartiere Marocco, la moglie Cristina Prior. Daniele Battocchio uccise la moglie con un cuscino, nel sonno, poi cercò di impiccarsi in cucina e venne salvato in extremis dagli agenti della volante: da quel giorno non ricorda più nulla. La mancanza di ossigeno al cervello dovuta al tentato suicidio ha provocato l’amnesia dell’uomo. L’intervento degli agenti seguì l’allarme dato dalla cognata, che aveva ricevuto una telefonata proprio dal Battocchio.
«Daniele Batocchio è sincero» ha stabilito la consulenza psichiatrica. Così infatti si è espresso il professor Giuseppe Sartori dell’Università di Padova. Sull’esito del professionista nominato dal gip Umberto Donà, è concorde anche Tiziano Meneghel, consulente della difesa, scelto dagli avvocati Giuseppe Basso e Stefano Bof. Sempre stando alla perizia, l’uomo non sarebbe socialmente pericoloso ed inoltre sarebbe in grado di affrontare il processo.
Una volta trasferito in carcere, aveva tentato anche lì di togliersi la vita, per questo era stato trasferito per qualche tempo in un ospedale psichiatrico giudiziario. Gli esiti della perizia verranno discussi in incidente probatorio lunedì.

 

Uccise la moglie con un cuscino, ridotta la condanna (la Tribuna di Treviso – 4 maggio 2011)
Scende a 11 anni e 4 mesi la pena inflitta a Daniele Battocchio che nel gennaio dello scorso anno a Marocco di Mogliano soffocò la consorte
Pena più lieve per Daniele Battocchio, il cinquantenne di Marocco di Mogliano che il 12 gennaio del 2009 uccise la moglie Cristina Prior soffocandola con un cuscino. La Corte d’Appello ha ridotto a 11 anni e 4 mesi la condanna che in primo grado era stata di 14 anni, facendo prevalere le attenuanti generiche sull’aggravante. Battocchio aveva prima ammazzato la compagna, tentado poi di uccidersi: un gesto che i difensori _ gli avvocati Giuseppe Basso e Stefano Bof _ hanno spiegato con la depressione dovuta alla grave situazione economica che l’uomo stava attraversando.

 

Detenuto modello ma senza lavoro: niente semilibertà per l’uxoricida (il Gazzettino – 26 aprile 2014)
Potrebbe lasciare il carcere e sfruttare il beneficio della semilibertà, ma non può. Non riesce a trovare un lavoro, un posto nel quale trascorrere mezza giornata fuori dal carcere. Pur avendo scontato metà della pena deve restare in carcere il 54enne Daniele Battocchio, il commerciante di Mestre che il 12 gennaio 2009 a Mogliano uccise la moglie Cristina Prior, tentando poi di togliersi la vita. In carcere Battocchio ha sempre avuto un comportamento esemplare e tra poco meno di 2 anni potrebbe riacquistare la libertà. Ma non riesce a sfruttare la possibilità vivere qualche ora all’esterno della struttura penitenziaria perchè in questo momento trovare un lavoro è impossibile.


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