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Silvia Zanchi, 24 anni, operaia. Strangolata con la cintura dei pantaloni dal convivente

Sansepolcro (Arezzo), 21 Agosto 2008

Per molti Silvia e Luca erano la coppia perfetta che stava per coronare, col matrimonio, un sogno d’amore coltivato da molti anni. Ma forse per Silvia la storia era arrivata al capolinea.


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La donna di 24 anni è stata trovata morta sul letto dell’appartamento che divideva con il convivente a Sansepolcro
Sei mesi fa avevano comprato un appartamento. Stavano assieme da tempo, ma quello doveva essere il primo passo verso il matrimonio. Silvia Zanchi e Luca Ferri ne avevano parlato più di una volta. Le nozze sembravano vicine. Poi la tragedia. Silvia, 24 anni, di San Sepolcro, due in meno del fidanzato originario di Anghiari, viene ritrovata morta nel letto di casa. A San Sepolcro, in via Città Gemellate.
IL RITROVAMENTO. A scoprire il corpo senza vita è la madre Fabrizia che, insospettita da quel telefono che squilla a vuoto, alle 11.30 prende il suo mazzo di chiavi e va a casa di Silvia. Entra nell’appartamento, arriva in camera e trova la figlia distesa sul letto, vestita di tutto punto. Subito avverte i carabinieri e il 118. I primi esami del medico legale accorso sul posto fugano subito ogni dubbio: Silvia è stata uccisa, strangolata. I segni sul collo sono evidenti.
ALLA RICERCA DEL FIDANZATO. L’assassino probabilmente ha strozzato Silvia con delle cinture da donna. Cinture e indumenti della donna verranno sequestrati su richiesta del pm Elisabetta Iannelli, che nel pomeriggio farà anche mettere i sigilli all’abitazione della giovane coppia. I carabinieri del reparto operativo di Arezzo e della compagnia di San Sepolcro, subito dopo il ritrovamento del cadavere, si sono messi sulle tracce di Luca Ferri. Il ragazzo è irreperibile. Il suo cellulare è staccato. Si sarebbe allontanato a bordo di una Seat Ibiza rossa. Non è indagato, al momento, ma ricercato. I militari — che stanno tenendo sotto controllo anche i movimenti bancari del ragazzo — hanno diffuso il numero di targa dell’auto (BV598XY) e un appello: «Chiunque veda questa macchina ci contatti immediatamente ». Una corsa contro il tempo per rintracciare Luca. Non ci sono solo gli inquirenti alla disperata ricerca del ventiseienne, ma anche i genitori Italo e Maria e gli amici più cari che in questi anni avevano condiviso con la coppia la passione per la bicicletta e il cicloturismo. Venti, trenta, ragazzi che stanno collaborando con i carabinieri e passando a setaccio le campagne della Valtiberina a bordo di alcune jeep.
LA COPPIA. Silvia e Luca, figli di due ottime famiglie molto conosciute e rispettate, erano legati dall’amore e da tante passioni comuni. Erano entrambi soci della Dynamis Bike di Anghiari, dove lei faceva la segretaria e lui correva in bici con buoni risultati. Silvia faceva l’operaia al maglificio Bma nella zona industriale Santa Fiora di San Sepolcro. Luca lavora al nastrificio Lanzi di Fiumicello. Ma lei, per arrotondare lo stipendio, nei week end faceva anche la cameriera in un hotel. Tutto sembrava filare liscio. Poi, forse, qualcosa si è rotto. Secondo una prima ricostruzione, Silvia avrebbe lottato prima di morire. Dalle prime tracce rinvenute in casa sembra che ci sia stato un litigio in cucina. Una lite che potrebbe essere degenerata, sfociando in un omicidio. La madre della ragazza — Silvia e Fabrizia si confidavano spesso — è stata sentita dagli inquirenti. Silenzio assoluto per il momento. Nessuno è stato iscritto sul registro degli indagati. I sospetti però vanno in unica direzione. Sembra che Silvia volesse lasciare Luca. Anche per questo gli investigatori — supportati anche dai carabinieri del Ris di Firenze — stanno focalizzando la loro attenzione sul cellulare della ragazza, sui suoi diari, le sue carte e qualsiasi appunto abbia lasciato. Dall’abitazione di via Città Gemellate non è sparito nulla. E in casa non ci sono segni di effrazione. La mamma di Silvia — la cui morte sarebbe avvenuta tra le 23 e le 24 di giovedì— ha trovato la figlia distesa sul letto. Come se dormisse, a parte quei segni sul collo.

 

Delitto Silvia Zanchi a Sansepolcro
E’ il quarto giorno di ricerche in Toscana, per l’assassino di Silvia Zanchi … Vittima di un raptus di gelosia? Secondo i Carabinieri che stanno indagando la modalità è ritenuta compatibile con l’omicidio passionale. Ad aumentare l’ipotesi della pista passionale è la notizia che non si hanno più tracce di Luca Ferri, il fidanzato … pare che Luca fosse molto geloso. Una gelosia che la ragazza aveva forse smesso da tempo di tollerare, emersa con la convivenza nell’appartamento comprato insieme. Luca voleva sposarla e, secondo le ipotesi formulate dagli inquirenti, potrebbe non aver retto alla prospettiva di una separazione, e quindi l’avrebbe uccisa proprio su quel letto che condividevano assieme …
Per molti Silvia e Luca erano la coppia perfetta che stava per coronare, col matrimonio, un sogno d’amore coltivato da molti anni. Ma forse per Silvia la storia era arrivata al capolinea.


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