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Maria Rita Russo, 31 anni, maestra e mamma. Bruciata viva dal marito, è morta dopo dieci giorni di agonia. Ustionati anche i due gemellini di 3 anni

Giarre (Catania), 12 Novembre 2009


Titoli & Articoli

Bruciata viva dal marito, il video shock (LiveSicilia – 15 febbraio 2013)

 

Litiga con la moglie e le dà fuoco (il Giornale – 12 novembre 2009)
Un uomo di trentasei anni, al culmine di un litigio, ha cosparso la moglie di liquido infiammabile e le ha dato fuoco. E’ successo a Giarre, in provincia di Catania. La donna è ricoverata in gravissime condizioni
Litiga con la moglie e al culmine del litigio ha preso del liquido infiammabile, probabilmente alcool, e le ha dato fuoco. È successo questa mattina a Giarre, nel catanese. Ad essere colto da raptus di follia è stato un sottufficiale dell’aeronautica, il sergente Salvatore Capone di 36 anni, che spesso litigava con la moglie, Maria Rita Russo, 31 anni. L’uomo ha preso l’alcool l’ha gettato addosso alla consorte e le ha dato fuoco continuando ad inseguirla e a gettare liquido infiammabile sulla donna per tutta la casa. Le fiamme hanno acceso vari focoali in tutto l’appartamento nel quale si trovavano anche i due figli della coppia, due gemelli di tre anni.
Salvi i bambini “I bambini stanno bene – dice ad Apcom il tenente Marcello Mari della compagnia dei carabinieri di Giarre – hanno leggere bruciature ma non sono in ospedale e sono con la loro nonna”. Maria Rita Russo, invece, è in gravissime condizioni all’ospedale `Cannizzarò di Catania, mentre Capone, si trova piantonato all’ospedale di Giarre perchè ha riportato anche lui ustioni, ma non gravi.

Catania, militare dà fuoco alla moglie (la Stampa – 12 novembre 2009)
Tragedia in famiglia: le fiamme
Un sottufficiale dell’Aeronautica militare, Salvatore Capone, di 36 anni, al culmine di una lite stamane a Giarre, in provincia di Catania, ha dato fuoco alla moglie, Maria Rita Russo, di 31 anni, che è ora ricoverata in gravissime condizioni nell’ospedale Cannizzaro. Le fiamme hanno raggiunto anche i loro figli, un maschietto ed una femmina di tre anni, che sono anch’essi ricoverati in ospedale, ma che non corrono pericolo di vita. È accaduto stamane intorno alle 8 di stamane nell’abitazione della coppia, in via Sacerdote Spina. Anche l’uomo ha riportato ustioni ed è stato trasportato nell’ospedale di Giarre, dov’è piantonato dai carabinieri. Indagini sono in corso per chiarire la dinamica dei fatti e i motivi del gesto.

 

E’ morta Maria Rita Russo, la maestra bruciata viva dal marito (AetnaNet – 25 novemmbre 2009)
Ha lottato contro la morte per dieci giorni sognando di riabbracciare le sue gemelline di tre anni. Alla fine Maria Rita Russo, 31 anni, si è arresa. È deceduta domenica pomeriggio nel suo letto d’ospedale nel reparto grandi ustionati del Cannizzaro. Troppo gravi le ustioni di secondo e terzo grado (che hanno interessato l’80% del corpo) provocatele dal marito.
La donna, all’alba del 12 novembre scorso era stata vittima di un dramma coniugale. Al culmine di una violenta lite con il marito (erano in procinto di separarsi), un sergente dell’aviazione, Salvatore Capone di 36 anni, è stata ripetutamente colpita al volto e alla testa dall’uomo che le ha dato fuoco, dopo averle gettato addosso del liquido infiammabile.
Nel piccolo incendio che ne è scaturito, all’interno di un appartamento in via Rocca, a Giarre, erano rimasti leggermente ustionati anche i figli della coppia, due gemelli un maschio e una femminuccia, di 3 anni, ora in custodia della nonna materna.
Capone finito in ospedale per una leggera intossicazione da fumo, era stato poi arrestato dai carabinieri del Norm con l’accusa di tentato omicidio aggravato.Adesso dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato. Ad accusare il marito era stata la stessa povera Maria Rita. Qualche istante prima di perdere i sensi, ad un vicino di casa avrebbe sussurrato: «È stato Salvatore, toglietegli i bambini, vi prego!» Capone dal 12 novembre si trova rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza, l’uomo dopo un iniziale mutismo aveva deciso di rispondere alle domande del gip, fornendo la propria versione. Sul fronte delle indagini i carabinieri della Compagnia di Giarre lavorano per ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio. Un contributo fondamentale alle indagini ci si aspetta dai Ris di Messina che hanno eseguito i rilievi all’interno dell’appartamento.


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