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Esmeralda Nilsa Romero Encalada, 49 anni, badante, mamma. Uccisa con sette colpi di pistola dall’ex già denunciato per stalking e minacce

Piacenza, 5 Marzo 2012


Titoli & Articoli

Omicidio in via Calciati: la vittima è una donna di 49 anni (il Piacenza – 5 marzo 2012)
La vittima della brutale esecuzione avvenuta stamattina in via Calciati è una donna di 49 anni. Si tratta di Esmeralda Nilsa Romero Encalada di Santa Rosa in Ecuador
La vittima della brutale esecuzione avvenuta nella prima mattina del 5 marzo in via Calciati è una donna di 49 anni. Si tratta di Esmeralda Nilsa Romero Encalada di Santa Rosa in Ecuador. Era una badante, lascia una figlia.

Via Calciati: brutale esecuzione, donna freddata con 5 colpi di pistola (il Piacenza – 5 marzo 2012)
Una brutale esecuzione in via Calciati. Una donna, ecuadoriana di 49 anni, è stata freddata con 5 colpi di pistola in strada all’ingresso laterale del supermercato Esselunga. E’ successo verso le 7.30 del 5 marzo. Il giorno dopo la terribile tragedia che ha portato alla morte due persone, Piacenza è sotto choc. In tanti sono andati a vedere dove Esmeralda è stata massacrata con 5 colpi di pistola in via Calciati da un uomo che poi si è ucciso.
L’ESECUZIONE – Che si trattasse di un delitto a sfondo passionale lo si è intuito da subito. Una donna incensurata di 49 anni che viene freddata in mezzo alla strada in pieno giorno con cinque proiettili come se fosse un capo cosca non poteva che far pensare a una volontà omicida e a una furia che solo la gelosia morbosa può provocare in una persona instabile.

Omicidio via Calciati, fiori per Esmeralda: «Sarai sempre nei nostri cuori» (il Piacenza – 6 marzo 2012)
Il giorno dopo la terribile tragedia che ha portato alla morte due persone, Piacenza è sotto choc. In tanti sono andati a vedere dove Esmeralda è stata massacrata con 5 colpi di pistola in via Calciati da un uomo che poi si è ucciso
Il giorno dopo la terribile tragedia che ha portato alla morte due persone, Piacenza è sotto choc. In tanti sono andati a vedere dove Esmeralda è stata massacrata con 5 colpi di pistola in via Calciati da un uomo che poi si è ucciso. Qualcuno appoggia dei fiori al cancello dove ci sono i fori dei proiettili, altri si fermano un minuto e poi continuano la loro giornata. Spunta un biglietto: «Sarai per sempre nei nostri cuori». Poi una signora ci dice: «Non la conoscevo, ma non importa. Non si può morire così, è una tragedia. Sono senza parole». Poi si allontana. Con le borse della spesa.

«Ti renderò la vita un inferno». Esmeralda aveva denunciato il killer (il Piacenza – 6 marzo 2012)
Il 16 febbraio la 49enne ecuadoriana, brutalmente uccisa il 5 marzo in via Calciati, aveva sporto denuncia per stalking nei confronti del muratore siciliano con il quale aveva intrattenuto una relazione poi terminata
Esmeralda era tormentata da mesi da Rosario Costa, il muratore di 56 anni che sarebbe poi diventato il suo assassino. Il 16 febbraio scorso, meno di un mese fa, lo aveva denunciato per stalking alla caserma dei carabinieri di via Caccialupo. Era esasperata dal comportamento di quello che per un annetto era stato il suo amante, ma che poi aveva dovuto respingere perché la maltrattava. Lui, per tutta risposta, ha iniziato a comportarsi come uno stalker: le tagliava le gomme della bicicletta, gliela faceva trovare chiusa con dei lucchetti, la minacciava, la insultava. La seguiva e le telefonava ad ogni ora di giorno e di notte. «Ti renderò la vita un inferno» le aveva gridato. La 49enne, che lavorava come badante presso una famiglia in un’abitazione sul Pubblico Passeggio, aveva raccontato nella sua denuncia di aver addirittura trovato il suo nome scritto su un muro con lo spray e vicino disegnata una croce: un tremendo presagio di quella che dopo poco tempo sarebbe stata la realtà dei fatti. La loro relazione si era interrotta in ottobre, e da allora erano iniziate le persecuzioni quasi quotidiane. Esmeralda aveva quindi deciso di rivolgersi ai carabinieri. Temeva per la propria vita, e con il senno di poi si capisce quanto avesse ragione a farlo. Ieri mattina Rosario Costa era stato convocato in caserma dai militari di via Caccialupo che volevano ascoltarlo in merito alla denuncia sporta dalla 49enne. Probabilmente gli avrebbero intimato di cessare quei comportamenti molesti e di tenersi a debita distanza da lei. Proprio questo potrebbe quindi aver scatenato la scellerata reazione del 56ene, ed essere di conseguenza il vero movente dell’omicidio di via Calciati.


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