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Cezara Musteata, 18 anni, studentessa. Sedata e strangolata da un pretendente che poteva essere suo padre

Lonato del Garda (Brescia), 2 Settembre 2015

cezaraLei non ne voleva più sapere niente di quell’uomo ossessivo. Anche sua madre l’aveva avvertita. Ma lei è caduta nella trappola dell’ultimo incontro.


Titoli & Articoli

La 18enne uccisa dall’ex presa nella trappola dell’ultimo incontro (Corriere della Sera – 3 settembre 2015) 
La rabbia degli amici
di Cezara, studentessa di origine moldava strangolata con una fascetta mortale da Luigi Cuel, 41enne di Calcinato: «Non doveva andarci»
«Le avevamo detto tutti di lasciarlo perdere, che poteva essere pericoloso». «Ecco cosa ha fatto quel…». «Perché è andata da sola all’appuntamento?». La domanda senza risposta,
pronunciata dagli amici e dai coetanei, risuona ancora, insieme ai singhiozzi della disperazione, nella boscaglia intorno alla Pampa, il maneggio abbandonato sulle colline di Sedena di Lonato, nell’entroterra gardesano, dove un41enne l’altra sera ha ucciso la giovanissima ex fidanzata e poi si è tolto la vita impiccandosi.
Il dolore di familiari e amici, il delitto premeditato con lucida follia. La studentessa originaria della Moldavia non ne voleva più sapere di quell’adulto e della sua presenza ossessiva. I suoi amici ora non si danno pace, non si spiegano come Cezara Musteata, 18 anni, abbia potuto cadere nella trappola mortale.
Secondo le prime ipotesi investigative il suo assassino, Luigi Cuel, magazziniere di Calcinato, nel Bresciano, le avrebbe fatto bere con un inganno del sedativo per renderla inerme. Un piano premeditato da tempo e messo a punto prendendo anche un giorno di permesso dal lavoro. «Ho qualche problema da risolvere» aveva detto Cuel al titolare della concessionaria di auto di cui era dipendente da 13 anni. Gli serviva tempo per procurarsi il sedativo e anche le fascette di plastica che di lì a poco avrebbe stretto al collo della diciottenne. Poi è andato a casa di Cezara, ha suonato il campanello e lei gli ha aperto, cedendo all’invito per un ultimo chiarimento. A Gozzolina, frazione di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, il dolore dei familiari della ragazza è straziante. «Perché non ha preso il cellulare? Non ha nemmeno potuto chiedermi aiuto» si ripete la madre senza trovare risposta. L’altra notte la donna ha gridato fino a svenire dopo che il corpo della figlia è stato portato all’obitorio.

 

Omicidio-suicidio a Lonato, la ragazza era stata sedata prima di essere uccisa (Today – 4 settembre 2015)
Il dettaglio è emerso dalle indagini dei carabinieri sulla morte della 18enne Cezara, strangolata dal 41enne Luigi Cuel, che poi si è tolto la vita.
Emergono nuovi, atroci dettagli sull’omicidio di Cezara Musteata, la 18enne di Gozzolina uccisa a Lonato la sera del 1 settembre dal 41enne Luigi Cuel, che poi si è tolto la vita. Come riporta BresciaToday, dalle indagini condotte dai carabinieri di Desenzano, che indagano sull’omicidio-suicidio, si è scoperto che Cezara è stata narcotizata dal suo assassino, per evitare che fuggisse. Poche ore prima del delitto, Luigi Cuel – in cura presso il servizio psichiatrico del Cps di Montichiari – aveva infatti acquistato del cloroformio utilizzato poi per sedare la ragazza che, probabilmente, in condizioni normali non sarebbe salita in auto con lui. Ora si attendono i risultati dell’autopsia, eseguita nella giornata di giovedì nell’obitorio dell’ospedale civile di Brescia. I funerali di Cezara sarebbero già stati fissati: si terranno sabato mattina alle 9 nella chiesa ordodossa di San Damiano a Brescia.
Il fratello di Cezara, Alexandru, e un’amica della ragazza smentiscono che tra i due ci fosseuna relazione. “Non era la sua donna – ha raccontato il fratello alla Gazzetta di Mantova – Lei aveva un altro ragazzo. Proprio in questi giorni avrebbero festeggiato un mese di fidanzamento”. Versione confermata dall’amica: “Forse nella mente di questo uomo le cose non erano del tutto chiare, perché era comunque molto geloso di lei, e delle persone che frequentava, in particolare modo di questo ragazzo di Brescia, coetaneo di Cezara, con cui lei si vedeva da qualche mese”. Luigi sarebbe stato per Cezara quasi un padre,scrive BresciaToday. Nel corso del tempo, probabilmente, può aver frainteso l’affetto che la ragazza dimostrava nei suoi confronti, innamorandosi. Anche se, tra di loro, in passato sembra esserci stata ben più che un’amicizia: una storia per lei finita, o forse mai esistita davvero (Luigi a un’amica ha scritto di sentirsi “pugnalato alle spalle”). La relazione con il giovane fidanzato del paese avrebbe quindi forse fatto perdere la testa al 41enne.

Lo straziante addio a Cezara, presa nella trappola dell’ultimo incontro (Corriere della Sera – 5 settembre 2015)
Si sono svolti sabato mattina i funerali di Cezara Musteata, studentessa 18enne strangolata da Luigi Cuel, 41enne di Calcinato che non accettava la fine della relazione
Si sono svolti sabato mattina con rito bizantino e alla chiesa ortodossa di via Cairoli (Brescia) i funerali di Cezara Musteata, studentessa 18enne di origine moldave strangolata martedì dalle fascette mortali di Luigi Cuel, 41enne di Calcinato. E’ stata presa nella trappola dell’ultimo incontro. L’uomo non voleva accettare di essere stato lasciato e l’ha strangolata dopo averla sedata, poi si è impiccato lasciando un biglietto per i suoi familiari.
Il dramma ha scosso non solo gli amici e i parenti della giovane ma tutta la comunità moldava che sabato si è stretta a lutto attorno alla mamma Svetlana. La donna ha definito Cuel «Un mostro, la mia Cezara era una ragazza pura». Nella bara la salma della giovane è stata composta con un vestito bianco a simboleggiare la sua innocenza. La ragazza è stata poi seppellita nel cimitero di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, dove viveva. Non ancora fissati i funerali dell’ex fidanzato Luigi Cuel, i cui familiari solo nel tardo pomeriggio di ieri si sono presentati all’obitorio degli Ospedali civili di Brescia per le pratiche burocratiche. Un delitto che ha scosso una provincia già segnata negli stessi giorni dall’omicidio famigliare di Lumezzane.
La studentessa originaria della Moldavia non ne voleva più sapere di quell’adulto e della sua presenza ossessiva. I suoi amici ora non si danno pace, non si spiegano come Cezara Musteata, 18 anni, abbia potuto cadere nella trappola mortale. Secondo le prime ipotesi investigative il suo assassino, Luigi Cuel, magazziniere di Calcinato, nel Bresciano, Ule avrebbe fatto bere con un inganno del sedativo per renderla inerme.
Un piano premeditato da tempo e messo a punto prendendo anche un giorno di permesso dal lavoro. «Ho qualche problema da risolvere» aveva detto Cuel al titolare della concessionaria di auto di cui era dipendente da 13 anni. Gli serviva tempo per procurarsi il sedativo e anche le fascette di plastica che di lì a poco avrebbe stretto al collo della diciottenne. Poi è andato a casa di Cezara, ha suonato il campanello e lei gli ha aperto, cedendo all’invito per un ultimo chiarimento. L’ultimo incontro è diventato l’ultimo istante.

 

 


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