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Carmela Cilento, 38 anni, mamma e incinta di 8 mesi. Massacrata di botte e poi soffocata con un sacchetto di plastica dal marito.

Clipboard01San Giuliano Milanese (Milano), 22 ottobre 2006

L’ha riempita di pugni e calci, poi le ha infilato un sacchetto di plastica in testa e ha lasciato che Carmela morisse, da sola. Sofia, la bambina che aveva in grembo da 8 mesi, nasce morta con un parto spontaneo post mortem.

Clipboard02Carlo Raimondi, 40 anni, buttafuori di discoteca. Aveva contratto debiti e prendeva psicofarmaci. Ha detto che la colpa della morte della moglie è degli usurai russi. Condannato a 20 anni, pena confermata in appello.

Figli: una bambina di 4 anni

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Corriere della Sera

Disposta l’autopsia. Il marito ascoltato in procura a Lodi – Milano, donna morta con feto accanto

Una vicenda misteriosa e tutta da chiarire: Carmela Cilento, 38 anni, potrebbe essere stata uccisa da un’emorragia

Si è presentato spontaneamente, dopo aver parlato con i carabinieri, Carlo Raimondi, il marito della donna trovata morta ieri sera con un feto accanto a sè. L’uomo, che si trovava all’estero, viene sentito dal sostituto procuratore di Lodi che coordina le indagini, al quale dovrà cercare di chiarire gli interrogativi ancora aperti in questa vicenda.

La donna, Carmela Cilento, 38 anni, è stata trovata morta accanto alla piccola che aveva appena partorito, nella sua casa a San Giuliano Milanese, nella periferia del capoluogo lombardo. Il decesso sarebbe avvenuto almeno da una settimana.

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori la morte potrebbe essere stata causata da un’emorragia ma la situazione sembra ancora tutta da chiarire e a fare luce sulla vicenda potrebbe essere l’autopsia, già disposta dall’autorità giudiziaria di Lodi.

Secondo il medico legale, che ieri notte ha esaminato i cadaveri, non è al momento stata riscontrata alcuna traccia di lotta o segni evidenti di violenza sulla donna, anche se si deve tenere conto dello stato di avanzata decomposizione dei corpi. Qualunque ulteriore osservazione si potrà fare solo dopo l’esame autoptico, che chiarirà se la donna, come tutto sembra indicare, sia morta a causa dell’emorragia avvenuta durante il parto.

Sono stati i vicini della donna a chiedere l’intervento dei Carabinieri. È quanto si apprende da fonti investigative. La telefonata è scattata ieri sera intorno alle 22 a causa dell’odore che proveniva dall’appartamento. Il giorno prima i parenti avevano chiamato le forze dell’ordine perché non riuscivano a contattare la donna da qualche tempo. Quando i vigili del fuoco hanno sfondato la porta dell’appartamento al quarto piano del condominio residenziale dove viveva la donna, hanno trovato una scena raccapricciante.

Entrando nella stanza, i soccorritori hanno visto il cadavere disteso sul letto, con un sacchetto sul volto, il televisore acceso, la casa in ordine. E un biglietto. Secondo indiscrezioni conterrebbe raccomandazioni del marito a riunirsi dopo il parto e dopo aver prelevato «i soldi».

Tutte ipotesi, per ora, al vaglio dei carabinieri di San Donato Milanese (Milano) che faranno presto accertamenti bancari per verificare un’eventuale situazione debitoria della coppia, di cui si vocifera.

Il marito, operaio di giorno a Paullo (Milano) e buttafuori di notte in alcuni locali, stamani si era fatto vivo con i carabinieri «dopo aver appreso della morte della moglie in televisione».

Varese News

Uccide la moglie e scappa in Svizzera -La donna è stata ritrovata morta con a fianco un feto. Una lite per problemi economici forse all’origine della tragedia

L’avrebbe uccisa il marito colpendola a pugni dopo una lite. Così sarebbe morta Carmela Cilento, la donna di 38 anni che è stata ritrovata mercoledì 1 novembre dai Carabinieri e dai Vigili del Fuoco morta sul pavimento del suo appartamento a San Donato Milanese. Accanto a lei, che giaceva in una pozza di sangue, il feto di una bambina.

Il decesso della donna risaliva a qualche giorno prima: a dare l’allarme il marito della donna, Carlo Raimondi, che al momento del ritrovamento si trovava in viaggio in Svizzera con la figlia di quattro anni. Nella sua telefonata ai Carabinieri, l’uomo – operaio e buttafuori in una discoteca – si era detto preoccupato perché da giorni non riusciva a mettersi contatto con la moglie.

Gli inquirenti si sono però trovati subito di fronte a una situazione con molti lati oscuri. Oltre alle cause della morte – non è ancora chiaro se la donna è morta per emorragia dopo il parto o se era già deceduta e il parto è avvenuto spontaneamente, forse post-mortem –, c’è il fatto che in un primo momento il marito e i parenti della donna hanno offerto versioni discordanti.

Per ricostruire la vicenda, bisogna tornare e circa due settimane fa, quando il 22 ottobre la famiglia doveva andare a pranzo dai parenti di lei. La zia, racconta però che non sono mai arrivati e che da quel momento i loro telefonini sono sempre rimasti staccati. Sempre la sera del 22, i genitori di Raimondi affermano che solo il figlio e la nipote sono rimasti a dormire da loro. L’uomo è poi “scomparso”, rompendo il silenzio con i familiari per chiedere dei soldi ed è tornato di sua spontanea volontà dopo il ritrovamento della moglie.

A quel punto, si è presentato con il suo avvocato davanti ai pubblici ministreri Michela Versini e Giovanni Pescarzoli. Poche quindi le certezze all’inizio delle indagini, a parte i risaputi problemi economici della coppia.

Se però in un primo momento, si pensava anche all’ipotesi di un parto solitario in casa a cui è sopraggiunta la morte e la fuga del marito, nella notte fra giovedì 2 e venerdì 3 novembre, è arrivata la confessione dell’uomo di fronte ai pm.

Raimondi ha raccontato di aver litigato con la moglie a causa dei problemi finanziari che li affliggevano e di averla colpita a pugni fino a farla cadere. Spaventato, le avrebbe coperto il volto con un sacchetto di plastica per poi scappare in Svizzera con l’altra figlia. Il parto potrebbe quindi essere avvenuto spontaneamente, forse post-mortem.

L’uomo è stato quindi arrestato con l’accusa di omicidio volontari e si trova ora nel carcere di Lodi.

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TgCom 24

AdnKronos

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