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Antonietta Romeo, 40 anni, gestitrice casa famiglia per anziani, mamma e nonna. Uccisa con tre colpi di pistola dall’ex marito davanti ai figli

Sarzana (La Spezia), 13 Agosto 2014

antonietta romeo“Voglio ringraziarti per la tua presenza – ha scritto – e per la forza con cui hai cresciuto i tuoi quattro figli, sei sempre andata avanti nonostante le difficoltà della vita ed hai lasciato un ricordo indelebile”

 


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Aiutava gli anziani per rifarsi una vita
Dopo la fine del matrimonio con Iemma la donna aveva aperto una casa famiglia. Amava i figli e il nipotino.
Da poco più di un anno la villetta di Via Turì nel quartiere Grisei a Sarzana era diventata la “Casa famiglia Insieme”. Antonietta Romeo, uccisa ieri sera a colpi di pistola nella sua abitazione, accoglieva qui gli anziani che curava ed accudiva con l’affetto che riservava anche ai quattro figli e al nipotino di tre anni e mezzo.
“Vorrei poter aiutare tante persone sole – scriveva alcuni mesi fa sulla sua pagina Facebook –. La mia casa famiglia è nata proprio per dare un sostegno alle persone in difficoltà, vorrei tanto riuscire a fare qualcosa di buono in questa vita”.
Una missione, la sua, intrapresa dopo la fine del rapporto con l’ex marito Salvatore Iemma, l’uomo braccato in tutta Italia in queste ore con l’accusa di essere l’assassino della donna che viene ricordata dai conoscenti come “forte e meravigliosa, una lavoratrice che voleva riprendersi la sua vita. Una mamma fantastica”.
Virtù ed energie che aveva messo in questa nuova esperienza che la rendeva felice quanto le ore trascorse con l’unico nipote, in spiaggia o nella vita di ogni giorno. Nata a Sarzana da una famiglia di origini calabresi – il fratello Mario era stato eletto in consiglio comunale con il Pd nell’ultima giunta Caleo – era una donna che a quarant’anni aveva voltato pagina lasciandosi alle spalle il tormentato rapporto con il marito, riesploso in modo tragico e senza ritorno ieri sera nella villetta di Via Turì.

La Spezia, uccisa con tre colpi di pistola. L’ex marito scappa
Salvatore Iemma, 47 anni, si è consegnato direttamente al piantone dell’istituto carcerario di Massa. La caccia all’uomo durava ormai da 24 ore, quando intorno alle 23 di mercoledì 13 ha sparato tre colpi di pistola contro la ex moglie, Antonietta Romeo, 40 anni, uccidendola nella sua casa di Sarzana (La Spezia). L’uomo si era poi allontanato a bordo di un’auto ancora armato e polizia e carabinieri avevano fatto partire ricerche a tappeto, posti di blocco in Liguria e in Toscana, allertando anche le autorità di frontiera. Iemma e Romeo erano sposati dal 1992, ma si erano separati da un anno: secondo le testimonianze dei vicini, litigavano spesso. I 4 figli, tutti maschi, di cui 3 minorenni non erano presenti al momento dell’omicidio, anche se secondo alcune ricostruzioni uno dei figli minorenni era nell’appartamento quando è arrivato il padre.
Un litigio, tre colpi secchi. Così è stata uccisa Antonietta, di origini calabresi. A raccontare agli inquirenti le concitate fasi dell’aggressione alcuni anziani ospitati nello stessa palazzina dove viveva la donna e a poca distanza dalla quale vivono i genitori della donna. L’uomo ha sparato ed è quindi scappato lasciando l’ex moglie ancora agonizzante, fatale un colpo in pieno petto. Secondo una prima ricostruzione il litigio è stato preceduto da una discussione telefonica dai toni accesi tra i due, avvenuta qualche decina di minuti prima che l’uomo si presentasse a casa dell’ex moglie.
Iemma era stato da poco rinviato a giudizio per estorsione al termine di una indagine per sfruttamento della prostituzione legato all’attività di un noto night club spezzino, chiuso tre anni fa. Era stato coinvolto nell’indagine con altre 17 persone, tutte a processo. In casa dell’uomo, sempre a Sarzana, i carabinieri hanno trovato alcuni fucili da caccia regolarmente detenuti. Si sta verificando se l’arma usata dall’uomo, un revolver che lo stesso 47enne ha portato via con sé nella fuga, sia stato regolarmente detenuto. In serata, a La Spezia, è stata organizzata una fiaccolata e un presidio per le vie delle cittadina ligure per ricordare l’ultima vittima di femminicidio in Italia. “Siamo tutti profondamente colpiti dalla morte di Antonietta Romeo – ha detto il sindaco di Sarzana Alessio Cavarra – La comunità sarzanese si stringe attorno alla famiglia e ai figli della vittima esprimendo sgomento di fronte all’ennesimo caso di violenza perpetrata verso le donne”.

L’addio di Sarzana ad Antonietta Romeo
«Quando tornate a casa abbracciate le vostre mamme, farete loro un bellissimo regalo. Mamma ti ricordo pochi giorni fa, quando ti ho detto che mi sarei iscritto all’università, eri felice. Volevo portarti con me in viaggio, e farti vedere tutti i paesaggi che ho nel cuore».
Con queste parole e una forza d’animo inimmaginabile Sebastiano Iemmaha commosso le oltre millecinquecento persone presenti ai funerali della madreAntonietta Romeo, uccisa mercoledì sera scorso 13 agosto con un colpo di pistolanella sua casa di via Turì dall’ex marito Salvatore Iemma, poi costituitosi 24 ore dopo. Insieme a Sebastiano, c’erano i suoi fratelli Salvatore, Domenico e Vincenzo, tutta la famiglia e tanti amici.
Toccanti anche le parole di una zia di Antonietta: «Non meritavi questa fine, ma da oggi una stella è più luminosa di tutte le altre lassù in cielo». Presenti, con l’assessore regionale Renzo Guccinelli, la giunta comunale al completo, il sindaco Alessio Cavarra e l’assessore Giulia Chiatti annunciano: «L’amministrazione comunale si costituirà parte civile».

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