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Anna Maria Curci, 50 anni, incinta. Uccisa con 11 coltellate dal compagno

Cerignola (Foggia), 1 Gennaio 2011

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Uccide una donna e porta il corpo dai carabinieri: “Lei mi insidiava” (La Stampa – 2 gennaio 2011)
Il delitto è avvenuto a Cerignola.Confessa un bracciante agricolo
Ha litigato in auto in campagna con la donna con la quale aveva una relazione sentimentale, e al culmine del diverbio ha tirato fuori un coltello da cucina e gliel’ha conficcato nel petto, uccidendola. Allora ha coperto il cadavere con un telo, ha messo in moto la vettura e si è recato dai carabinieri, parcheggiando vicino alla caserma. Ha bussato e ai militari ha detto: «Arrestatemi, ho ucciso una donna».
È la sequenza quasi incredibile dell’omicidio di cui si è macchiato oggi a Cerignola Rosario Lupo, 55 anni, bracciante agricolo di Cerignola. La vittima è Anna Maria Curci, 50 anni, casalinga. «Lei mi insidiava», dirà poi il bracciante ai carabinieri, dopo essere stato trattenuto in caserma in attesa dell’arrivo del magistrato di turno alla Procura di Foggia, il pm Paola De Martino, e forse cercando di dare una motivazione al suo folle gesto. Ma gli inquirenti sembrano poco propensi a credere che l’uomo sia stato provocato dalla casalinga prima di ucciderla, anche se in serata i militari dell’Arma hanno proceduto all’arresto del bracciante con l’accusa di omicidio volontario.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, anche sulla base del racconto fornito dall’assassino, Lupo e la Curci avevano una relazione da alcuni anni. Di recente la coppia avrebbe avuto un rapporto sessuale e stamani la donna si sarebbe recata dal bracciante. «Mi ha detto: mi devi sposare – ha riferito l’uomo ai carabinieri – perchè sono incinta». I due avrebbero discusso un po’, poi si sarebbero lasciati e rivisti più tardi per un chiarimento. Così, poco dopo l’ora di pranzo, la coppia, a bordo della Volkswagen Polo del bracciante, si è recata in campagna in località Canneto. L’uomo ha fermato l’auto e i due hanno ricominciato a discutere sul loro controverso rapporto sentimentale. Il litigio è sfociato in tragedia quando Lupo ha preso un coltello da cucina, che pare custodisse nel vano portaoggetti dell’auto, ed ha colpito al petto la donna.
Il bracciante avrebbe subito pensato di confessare tutto ai carabinieri. Ha coperto il cadavere, che aveva ancora il coltello nel petto, con un telo che custodiva in auto, ha messo in moto e si è recato in caserma a Cerignola. È stato sempre lui ad accompagnare i carabinieri all’auto facendo trovare il cadavere, riverso sul sedile anteriore, lato passeggero. Lupo è stato interrogato a lungo in caserma. Alcuni particolari del suo racconto, come quello delle insidie che la casalinga gli avrebbe rivolto, avranno bisogno probabilmente di ulteriori verifiche. Resta l’assurdo gesto del bracciante, che ha troncato col sangue un rapporto di coppia, sia pure tormentato.

 


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